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Marc Gasol e le prime parole da Lakers: “Mi hanno chiamato 1 minuto dopo l’inizio del mercato”

La mossa dei Los Angeles Lakers di firmare Marc Gasol è stata accolta da tutti gli addetti ai lavori come un bel colpo da parte del front office gialloviola in questo mercato NBA 2020. I californiani, dopo aver perso Dwight Howard e JaVale McGee, si sono rifatti il pacchetto lunghi accogliendo tra le loro fila il Sesto Uomo dell’anno 2020, Montrezl Harrell, e il catalano dal talento sconfinato, come quello del fratello Pau.

Durante una diretta Instagram, il giocatore ha parlato per la prima volta dalla sua firma con i Lakers, ovviamente rivolgendo dapprima un saluto commosso ai Toronto Raptors, squadra con cui ha raccolto un titolo NBA storico per lui e per la franchigia:

“Prima cosa: mi mancherà Toronto. La mia famiglia si è trovata benissimo lì. Sono stato davvero bene, i miei ragazzi hanno amato la città e la loro scuola. Maestri, insegnanti e genitori con cui abbiamo potuto interagire, sono stati magnifici con noi. È stato bello essere uno di loro… però è come vanno, tristemente, le cose in questo business. Credo che la mia avventura in Canada non potesse andare meglio di così. Ho detto ai compagni di squadra che resteranno a Toronto quanto significassero per me… mi mancheranno molto, non posso mentirvi, perché abbiamo fatto qualcosa insieme che è davvero unico, molto speciale. Quella vittoria ha creato un legame che durerà per sempre tra di noi. E nessuno ce lo potrà togliere.”

Poi ecco spiegati i retroscena dei contatti con i Lakers subito dopo l’inizio della free agency:

I Lakers? Prima di tutto mi sono sorpreso quando ho letto alcune notizie che dicevano sarei tornato a giocare in Spagna. Io non ho mai considerato quella opzione. Quando è iniziata la free agency e i Lakers hanno chiamato, ho capito che era la scelta giusta. È stato bello vedere che a mezzanotte e un minuto i gialloviola mi abbiano cercato. Oltre alla possibilità di vincere l’anello, ho scelto loro perché mi hanno fatto sentire importante. Vedere che mi volevano è stato fondamentale.”

 

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Pubblicato da
Simone Ipprio

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