Dopo un altro anno di delusioni, i New York Knicks continuano ad arrancare, alla disperata ricerca di una svolta. Dopo una offseason tutto sommato tranquilla, con qualche buon innesto(Alec Burks, Austin Rivers) ma nessuna stella assoluta, la squadra sembra voler puntare forte sulla terza scelta dello scorso anno, R.J. Barrett.
Effettivamente, il giocatore ha mostrato discrete capacità, facendo vedere lampi di ottimo basket: la media da rookie di 14.3 punti, 2.6 assist e 5 rimbalzi lascia sperare i fan della franchigia, anche se gli aspetti da limare sono ancora tanti. In molti, ad esempio, hanno rimarcato la mancanza di efficienza del giocatore su praticamente tutti le percentuali offensive (40.2 %, 32% da tre, 61.4% ai liberi), unita a doti di playmaking per ora discutibili.
Anche se il tempo per migliorare non manca, potrebbero essere state queste le ragioni della mancata inclusione di Barrett negli All-Rookie Team, in favore di altri giovani come Nunn, Herro e White. Ovviamente, il #9 dei Knicks non si è detto soddisfatto del mancato riconoscimento, ed ha rilasciato parole molto dure a Tim Bontemps di ESPN durante un’intervista avvenuta ieri:
“Mi ha dato molto fastidio. Non voglio mentire, mi ha dato fastidio. Non capisco proprio perché non sia stato inserito. Ma mi è servito anche come motivazione, motivazione per la prossima stagione. Avere un motivo in più per mettermi alla prova è sicuramente una buona cosa.”
Anche l’head coach di New York, Tom Thibodeau, ha avuto l’occasione di parlare ai microfoni di ESPN. Thibs si aspetta (ovviamente) un miglioramento netto del suo talento, sotto il piano cestistico e mentale:
“Voglio che diventi un giocatore all-around. Voglio che si concentri sulla sua difesa, sul playmaking. Penso che da lì, lo scoring arriverà naturalmente. Ha molti lati positivi [nel suo gioco]. Ma allo stesso tempo deve essere un leader, nel modo in cui si allena e si comporta ogni giorno. Questi sono elementi fondamentali per vincere. Deve anche capire quando tirare e quando passare, come diversi giocatori del team. Ovviamente, anche questo porta a più vittorie.”
La strada per Barrett e i Knicks è quindi ancora molto lunga, ma, fortunatamente, il tempo è dalla parte dell’ex-Duke.
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