New York Knicks
Un’altra offseason di sofferenza per i tifosi Knicks, con la chiara sensazione che la dirigenza stia aspettando la prossima estate per puntare su qualche nome di spessore da affiancare ai giovani in crescita presenti in squadra.
Iniziando dalla free agency, i Knicks si sono assicurati diversi giocatori, perdendo nomi affidabili quali Wayne Ellington, Taj Gibson, Bobby Portis, Kenny Wooten, Maurice Harlkess e Damyean Dotson. La maggior parte di questi elementi, ha giocato parecchi minuti durante la scorsa stagione, con la casacca Knicks e per questo motivo, la dirigenza si è mossa per provare a sostituirli con nomi di almeno pari rendimento.
La strategia sembra sempre quella di voler limare il cap space, firmando contratti annuali o comunque, a cifre basse. Tanto che un nome altisonante come quello di Russell Westbrook, in cerca di scambio, non sembra aver smosso minimamente gli animi della dirigenza.
I due giocatori migliori ottenuti in offseason sono sicuramente Alec Burks e Nerles Noel. Il primo, ha firmato un annuale da 6 milioni. Guardia dai numeri piuttosto rispettabili, ha mantenuto una media di 10.5 punti, 4.3 rimbalzi e quasi tre assist a partita nella scorsa stagione, vissuta tra Golden State Warriors e Philadelphia 76ers.
Anche Nerles Noel ha firmato un annuale, da 5 milioni. Il giocatore è chiamato a rilanciarsi dopo diverse annate sottotono per un centro che, ai tempi del college, sembrava potersi affermare per le ottime capacità difensive. Approdato nella lega, problemi fisici e limitata pericolosità offensiva lo hanno relegato a un ruolo marginale. Nonostante ciò, potrebbe rivelarsi un ottimo sostituito di Mitchell Robinson, il quale ha dimostrato più volte di avere un problema con i falli.
Nella girandola di scambi, NY ha ottenuto Austin Rivers. Consigliato dal padre, coach dei Sixers, Rivers è approdato ai Knicks nella speranza di potersi mettere in mostra in un ambiente diverso in cui le sue abilità da playmaker potrebbero fare molto comodo.
Inoltre, alla corte di Thibodeau sono approdati anche Jacob Evans, e Omari Spellman, in uno scambio che ha portato ai T-Wolves, Ed Davis. I due classe ’97 potrebbero risultare buone pedine in mano al coach.
Passando al Draft di quest’anno, la franchigia di Scott Perry ha acquisito Obi Toppin con la scelta #8. Il roster ha già diversi giocatori capaci di ricoprire la posizione di ala grande, ma Toppin era senza dubbio uno dei nomi, se non il nome migliore su cui puntare a quella posizione di chiamata. Il giocatore è conosciuto per la sua enorme versatilità, capacità di tiro e abilità nel giocare i pick and roll. Potrebbe essere molto utile sia per giocare in post, che per allargare il campo, date le sue statistiche niente male. Inoltre, hanno potuto aggiungere al roster anche Immanuel Quickley, scelta #25, un discreto playmaker secondario e uno dei migliori tiratori dell’intero draft.
Thibodeau ha mostrato negli anni una tendenza a giocare con rotazioni ristrette, talvolta all’eccesso, anche se l’obiettivo, almeno ai Knicks, dovrebbe essere quello di permettere ai giovani migliori di crescere. Alec Burks potrebbe andare ad affiancarsi a RJ Barrett nel reparto guardie. Al contempo anche Mitchell Robinson e Reggie Bullock sembrerebbero quasi sicuri di una maglia da titolare. Occhio ad Obi Toppin che potrebbe andare a incalzare Julius Randle, tra i migliori della scorsa annata, per occupare il posto “4”.
La panchina porterà molte opzioni e le migliori su cui puntare saranno sicuramente Rivers, Noel e lo stesso Quickley. NY è una franchigia in ricostruzione, con i Playoff che mancano dal lontano 2013, e ci vorrà ancora un po’ per risalire la china.