Dwight Howard, la scorsa stagione, si è tolto un grande macigno che pesava sulle sue spalle, ovvero quello di diventare campione NBA. Dopo un inseguimento durato una carriera. Per i tifosi più esperti, dobbiamo ricordare la stagione 2009, quando il lungo perse solo alle NBA Finals in maglia Magic, proprio contro i Los Angeles Lakers, guidati da uno straordinario Kobe Bryant.
Sapeva che quella dei Lakers sarebbe stata una delle ultime chiamate per vincere. Howard, nella scorsa offseason, ha accettato un ruolo di rotazione, pur di unirsi alla compagine guidata da LeBron James. Scommessa che ha pagato, visto il risultato finale. Ora in maglia Phila, vorrebbe ripetere la stessa avventura. Queste le sue parole rilasciate a Sixers Wire:
“Prima dell’inizio della scorsa stagione coi Los Angeles Lakers, promisi a me stesso che avrei fatto qualsiasi cosa per aiutare la squadra a vincere il titolo NBA. So che c’erano molte persone che non avevano ancora un giudizio positivo su di me… io volevo cambiare quella prospettiva e far vedere il vero me, ogni singolo giorno. Ho sacrificato alcune cose che per me, come giocatore, erano fondamentali, poiché qualsiasi atleta vorrebbe giocare tanti minuti, avere un ruolo di primaria importanza nella squadra o segnare punti e altre cose. Ma per vincere, dovevo essere me stesso. Si può essere d’aiuto in altri modi, non solo segnando 30 punti a notte. Non dovevo essere sempre sul parquet per aiutarli. Son riuscito a cambiare la mia mentalità per i Lakers… ed è servita molto anche alla squadra.”
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