Miami Heat
La vincitrice in carica della Eastern Conference è tra le organizzazioni migliori dell’intera lega, e anche in questa offseason ha fatto vedere diverse buone cose. Tutte le mosse fatte in free agency avevano lo scopo di far rimanere competitiva la squadra senza però compromettere il futuro monte salari. Per questo sono arrivati i rinnovi e le firme di diversi veterani, in grado di aiutare fin da subito Jimmy Butler e compagni a vincere il titolo. Come abbiamo visto negli scorsi anni, agli Heat fanno spesso fatto bene gli inserimenti di giocatori con esperienza e, soprattutto, grande etica del lavoro, come piace a coach Spoelstra. Giocatori di cui però la dirigenza potrà liberarsi se avrà l’occasione di firmare uno dei due grandi free agent del prossimo anno: Giannis o Kawhi. Entrambi sono in scadenza di contratto, e a Miami sarebbero entusiasti di arrivare a firmarne uno nel prossimo futuro.
In questa free agency le conferme sono state diverse. La prima e più importante è quella di Goran Dragic, che rimane agli Heat con un biennale da 37,4 milioni di dollari, con la team option prevista per la stagione 2021/2022. Nell’ultima stagione il playmaker sloveno si è rivelato decisivo per le sorti della squadra. Nei Playoff giocati nella bolla in particolare Dragic ha viaggiato a 19.1 punti di media a partita, tirando con il 44,4% dal campo su un volume di tiri di 15.8 a partita. E la sua assenza per infortunio nelle Finals contro i Lakers si è fatta terribilmente sentire.
Altre conferme a roster sono state quelle di Meyers Leonard, che rimane agli Heat anche lui con un biennale da 20 milioni di dollari con team option al secondo anno, e Udonis Haslem, che ha firmato un altro anno al minimo salariale. Il primo lo abbiamo visto titolare per 49 partite in maglia Heat, e anche il prossimo anno riuscirà sicuramente a dare il proprio contributo alla causa, mentre il secondo è una vera icona all’interno dello spogliatoio. Sempre pronto a dispensare consigli ai compagni, anche se non scenderà in campo avrà sempre un grandissimo impatto. E non è difficile immaginarsi un futuro nel coaching staff.
In free agency sono poi arrivate le firme di Avery Bradley e Moe Harkless. Bradley, anche lui con un contratto biennale con opzione della squadra, sarà quella guardia specializzata nella metà campo difensiva che l’anno scorso non c’era in quel di Miami. Non ha giocato i seeding games e i Playoff nella bolla con i Lakers, ma ha fatto vedere molte buone cose nelle partite di regular season. Harkless cercherà invece di ritornare il giocatore del 2016/17, quando a Portland aveva terminato la stagione con medie di 10 punti e 4.4 rimbalzi a partita. L’ultima notizia dell’offseason di Miami è stata il rinnovo di Bam Adebayo, che ha siglato l’estensione al massimo salariale da 163 milioni in 5 anni, che potrà arrivare a 195 milioni in caso di raggiungimento di determinati obiettivi.
Sul valore degli Heat non ci sono dubbi: la vincitrice della Eastern Conference della scorsa stagione ha un nucleo consolidato e forte dell’esperienza maturata pur in un contesto sui generis nella ‘bolla’ di Orlando. Le Finals dello scorso anno sono un punto di ripartenza, per tentare l’ultimo passo.