L’NBA è finalmente tornata, con le prime due gare disputate nella scorsa nottata. Sebbene la regular season abbia appena preso il via, un forte segnale è arrivato dalla prima partita, Brooklyn Nets – Golden State Warriors. Kevin Durant e soci, infatti, non hanno mancato il primo successo stagionale, con una convincente vittoria 125-99. Al di là del risultato, però, è stata proprio la prestazione dell’ex-GSW a sorprendere in positivo: oltre ai 22 punti messi a referto, KD è stato in grado di dimostrare una buonissima condizione atletica, al ritorno da un’assenza di ben 561 giorni.
Lo stesso Durant ha però voluto mantenere le dovute cautele nel commentare il suo ritorno e la prima vittoria dei Nets. Queste le parole dell’MVP 2014, alla prima partita con la maglia di Brooklyn, riportate da The New York Post:
“Principalmente, [la nostra preoccupazione] è stata poter ottenere la vitttoria.
È stato molto emozionante, ho ricevuto moltissimi messaggi e chiamate per il mio ritorno. Per quanto mi riguarda, ho pensato a concentrarmi sul primo possesso, per poi andare avanti e migliorare nei possessi successivi.
Cerco di non dare troppo peso a questa cosa [il ritorno dall’infortunio], gioco da quando ho 8 anni. Devo solo tornare a giocare come so.”
Dalle dichiarazioni della superstar, inoltre, appare chiaro come il giocatore si aspetti un miglioramento progressivo di tutta la squadra, con uno sguardo già rivolto ai Playoff:
“[…] Continuare a guadagnare esperienza con i miei compagni in questo nuovo ambiente, in cui tutti siamo in una nuova situazione, non farà altro che renderci migliori. Vogliamo soltanto continuare a lavorare ogni giorno migliorando individualmente e vedremo cosa succederà.”
Anche il neo-coach del team, Steve Nash, ha lodato il suo miglior giocatore, sottolineando l’approccio vincente del suo leader:
“[…] Sta solo cercando di ritrovare il suo ritmo e il suo stile di gioco. Ovviamente ha giocato molto bene, ma [lodarsi dopo una vittoria] non è nel suo stile. È un ottimo compagno di squadra, che gioca per il team e vuole sempre fare la giocata giusta. Non gli interessa essere il miglior realizzatore, vuole solo giocare nel modo giusto. Siamo fortunati ad avere un giocatore del suo calibro e del suo carattere.”
A questo punto speriamo solo di poter vedere Durant in forma per il resto della stagione: il mondo del basket ha dovuto rinunciare a un talento così cristallino per troppo tempo.
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