La NBA sta lavorando intensamente per ripristinare un calendario ‘normale’ a partire dalla prossima stagione 2021/2022. Secondo quanto spiegato da Mark Tatum, vice-commissioner, la lega starebbe esaminando tutti gli scenari che potrebbero consentire alle squadre di poter tornare a giocare di nuovo in Europa e in Cina.
Di norma, la NBA ha sempre giocato qualche partita di preseason in Cina, portando altri match di regular season in Messico ed Europa. I piani di questa stagione prevedevano una nuova partita in quel di Parigi, ma la pandemia ha chiaramente demolito ogni piano. Ebbene, la lega sarebbe in attesa di capire gli sviluppi mondiali per capire se ci sarà la possibilità di esportare nuovamente il basket USA.
Queste le dichiarazioni di Tatum a riguardo:
“Prevediamo che una volta che si potrà giocare in totale sicurezza, torneremo ad un programma di partite internazionali di preseason e regular season. La Cina? Non c’è dubbio che abbiamo un lungo rapporto con loro, una storia di oltre 40 anni di attività in Cina. Vi assicuro che rimaniamo impegnati nello scambio interpersonale con le centinaia di milioni di fan che abbiamo lì. Giocare partite NBA in giro per il mondo è stato e continuerà a essere una parte importante del modo in cui interagiamo con i nostri fan in Cina e anche in altre parti del mondo.”
I commenti di Tatum sono arrivati il giorno in cui la NBA ha rivelato la sua suddivisione dei giocatori internazionali nella lega per questa stagione: 107 di questi giocatori sono provenienti da 41 paesi. Da segnalare la cifra record di 17 giocatori canadesi e un record di 14 giocatori africani.
Questa lista, ovviamente, include anche il due volte MVP in carica, Giannis Antetokounmpo, così come Luka Doncic, Nikola Jokic, Pascal Siakam e Joel Embiid. La NBA ormai è più global che mai.
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