Quella tra Brooklyn Nets e Washington Wizards è stata una partita molto competitiva, combattuta letteralmente fino all’ultimo secondo. I protagonisti tra le file dei Nets sono stati senza dubbio Kyrie Irving e Kevin Durant, autori rispettivamente di 30 e 28 punti, conditi da assist in doppia cifra per il numero undici e lo stesso nei rimbalzi per KD. Importantissimo inoltre il sostegno di Joe Harris e Jarrett Allen in particolare, che si è fatto trovare pronto e deciso sotto canestro nei momenti più importanti del match.
Dall’altra parte Russell Westbrook e Bradley Beal hanno condotto la partita della franchigia capitolina, aiutati anche da un efficientissimo Thomas Bryant da 21 punti e 14 rimbalzi.
Il match ha ricordato un po’ il duello tra i due ex giocatori degli Oklahoma City Thunder, un rapporto di amore e odio che nella partita di questa notte non si è particolarmente manifestato, al contrario di alcuni match importanti giocati in precedenza con KD in maglia Warriors.
La partita di questa notte si è conclusa 123 – 122 con la vittoria per gli Wizards. Sconfitta dunque per la franchigia di Brooklyn che non si aspettava un finale del genere.
Di fatto, a poco meno di 10 secondi dalla fine i Nets hanno affidato il tiro allo scadere a Irving che, nonostante fosse abbastanza libero, ha sbagliato il tiro da tre punti. La palla è riuscita comunque ad arrivare tra le mani di Kevin Durant, ma anche lui non è riuscito a segnare da una posizione molto favorevole.
Dunque non una, ma ben due occasioni che potevano sancire la vittoria dei Nets ma che, al contrario, ne hanno determinato la sconfitta.
Si conclude così un match meritato da entrambe le squadre ma che pesa sul risultato complessivo nei Nets, che arrivano così alla quarta sconfitta dopo sole 7 partite disputate.
Spetterà ora a Coach Steve Nash valutare la situazione, se apportare qualche cambiamento o continuare così. D’altra parte a tutti capita di sbagliare e in regular season gli errori sono più facilmente concessi. Resta però il fatto che certi tiri gli All-Star non possono proprio mancarli, e su questo senza dubbio Irving e Durant avranno su cui pensare.
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