Mentre le altre leghe sportive americane hanno cercato di evitare di entrare in questioni politiche, l’NBA è sempre stata in prima linea su temi caldi quali la giustizia sociale. È quindi del tutto normale che molti, tra allenatori e giocatori, abbiano parlato di quanto successo nei giorni scorsi a Washington, con la presa del Campidoglio, da parte dei sostenitori di Donald Trump. Da Popovich a Kerr, da LeBron James a Draymond Green e Kyle Lowry, molti hanno espresso il loro parere a riguardo.
Lo ha fatto anche Shaquille O’Neal. L’ex stella, tra le altre, dei Los Angeles Lakers, oggi analista per TNT, ha definito i disordini nella Capitale “un attacco alla nostra democrazia” e ha rimarcato il diverso atteggiamento mostrato dalla polizia quando si trova davanti una folla di bianchi piuttosto che di una minoranza etnica. Queste le parole di Shaq:
“Quello che abbiamo visto è stato un chiaro attacco al nostro Paese e alla nostra democrazia. E mi rivolgo a quelle persone che ancora pensano di non avere privilegi in base al loro colore della pelle: immaginatevi se i manifestanti fossero stati neri, già sapete che ci sarebbero stati problemi.”
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