Sesta vittoria nelle ultime sette uscite per i Los Angeles Lakers di LeBron James. Nella notte la squadra allenata da Frank Vogel ha avuto la meglio sugli Houston Rockets, sfruttando anche la frettolosa espulsione di DeMarcus Cousins autore di due flagrant foul. Per i gialloviola si tratta della seconda vittoria consecutiva che risolleva il morale dopo la scialba prestazione difensiva vista venerdì scorso contro i San Antonio Spurs. In quell’occasione Anthony Davis aveva criticato apertamente l’atteggiamento difensivo della squadra. LeBron James, nel post-partita, è tornato a parlare della questione:
“AD può dire quello che vuole perché è per il bene della squadra. E questo ci fa reagire in qualche modo. Quindi aveva assolutamente ragione a dirlo. Venerdì abbiamo disputato una buona partita difensiva contro Chicago, anche se non abbiamo segnato come al solito. E stasera abbiamo chiuso un’altra bella partita dal punto di vista difensivo. Abbiamo sentito quello che ha detto forte e chiaro. Come sta Davis? AD ha giocato da AD stasera: averlo di nuovo in buona condizione ci dà una dimensione completamente nuova, sia in attacco che in difesa.”
Successivamente, si è aggiunto ai commenti anche il diretto interessato:
“Il mio commento dopo San Antonio? Non stavo inventando niente, era la verità: siamo stati davvero pessimi in difesa. Anche se non è passato molto tempo dall’inizio della stagione e stiamo appena iniziando a imparare a giocare l’uno con l’altro, dobbiamo giocare in maniera completamente differente in difesa.”
Nel frattempo si è rivisto sul parquet anche Kentavious Caldwell-Pope – 7 punti, 4 rimbalzi, 3 assist e 2 palle recuperate in 22 minuti – insieme a Talen Horton-Tucker. Quest’ultimo ha registrato la sua miglior prestazione stagionale con 17 punti e 7/8 dal campo, 5 rimbalzi, 3 assist e 4 palle recuperate in 20 minuti di gioco. Tutto questo per la felicità di LeBron, il quale ha commentato così la gara del talentino in casa Lakers:
“Fa bene ogni cosa, sia difensivamente che offensivamente. E poi è un buon ascoltatore. È una spugna. Riesce ad applicare immediatamente i concetti spiegati. È già molto avanti rispetto agli anni sulla sua carta d’identità.”
Una sorta di incoronazione che ha ovviamente fatto piacere allo stesso Tucker:
“Ho sempre detto che voglio solo imparare. Sento che essere una spugna è la cosa più importante da fare in questo momento, soprattutto con il calibro di giocatori che ci sono in roster. Essere una spugna è probabilmente la chiave per fare cose buone quest’anno. “
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