Nella giornata di ieri Tony Allen ha compiuto 39 anni. L’ex giocatore di Boston Celtics e Memphis Grizzlies, ha passato ben 14 anni all’interno della lega in cui si è ritrovato a marcare i più grandi talenti dei primi anni 2000. Tra questi, ovviamente, spiccava Kobe Bryant. La stella dei Los Angeles Lakers considerava Tony il miglior difensore che avesse mai affrontato. Allen pensava a Kobe quando andava a dormire, quando si svegliava e quando andava alla partita. In 12 anni insieme in NBA non si erano mai parlati. Kobe un giorno gli mandò un paio delle sue Kobe. I suoi compagni di squadra rimasero in silenzio. Tony dovette trattenere le lacrime:
“Non segnerò 40 punti. Non ho un crossover stravagante come gli altri. Non sono in grado di fare una tripla in step-back. Io gioco in difesa. Questo è quello che faccio. Quando mi ha dato quelle scarpe, ho capito una cosa. Tutto il duro lavoro, le notti insonni, tutto… quel momento ne è valsa la pena.”
Sulle scarpe regalate da Kobe c’era scritto:
“A Tony, il miglior difensore che abbia mai affrontato.”
E Kobe arrivò anche a dirgli:
“Io e te, siamo fatti della stessa pasta.”
Due giorni dopo i Grizzlies scattarono una foto di Kobe che abbracciava Tony. Non più avversari, ma amici. Nel post-partita, Allen disse:
“Ho fissato quella foto per 20 minuti dopo la partita. Non ho sentito una parola di quello che diceva l’allenatore. C’è stato un tempo in cui Kobe non sapeva nemmeno chi fossi, e ora mi stava abbracciando.”
LOS ANGELES, CA – MARCH 22: Kobe Bryant #24 of the Los Angeles Lakers greets Tony Allen #9 of the Memphis Grizzlies after the game on March 22, 2016 at STAPLES Center in Los Angeles, California. (Photo by Andrew D. Bernstein/NBAE via Getty Images)
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