Per il rookie italiano Nico Mannion l’inizio di stagione è stato abbastanza difficile e, nonostante le belle parole spese da allenatore e compagni di squadra, il figlio di Pace è sceso in campo solo per 8 minuti nella gara dei suoi Warriors contro i Kings.
La necessità di avere spazio e minuti a disposizione per potersi esprimere gli ha aperto le porte della G League che si disputerà a febbraio nella bolla di Orlando. Il playmaker, scelta 48 dell’ultimo Draft, si unirà al roster dei Santa Cruz Warriors e purtroppo, data l’emergenza in corso, non potrà fare la spola con la prima squadra.
Del rosso di Siena e delle sue prospettive future ha parlato il suo coach Steve Kerr:
“Nico ha bisogno di poter giocare 30 o più minuti a sera. Con noi non ha avuto spazio non per colpe sue, ma per un’eccessiva concorrenza nel ruolo. Durante gli allenamenti ci ha impressionato per la sua visione di gioco, la sua intelligenza e il suo costante impegno e applicazione.”
Non è chiaro se a Nico si unirà anche Juan Toscano-Anderson, che per la verità ha avuto molti minuti a disposizione in questo inizio di stagione, nonostante anch’egli abbia un “two-way contract”. In qualsiasi caso la G League è il contesto migliore, al momento, per Mannion per poter esprimere le proprie qualità e sperare di potersi rigiocare presto le sue carte affianco a Steph Curry e compagni.
Leggi anche:
NBA, Bradley Beal: “Vittoria? Ottimo lavoro della difesa”
NBA, Doncic e Tatum sono i giocatori della settimana
NBA, Irving fuori per “motivi personali” festeggia il compleanno della sorella