Houston Rockets

NBA, Harden si sfila da Houston: “Non siamo abbastanza bravi, ho fatto il possibile”

Poche parole che suonano come un addio, l’ennesimo strappo in un tira e molla a fari spenti che ormai si protrae ormai da diverse settimane tra James Harden e gli Houston Rockets. La sconfitta contro i Lakers ha portato l’ex OKC ad esternare alcune amare considerazioni, con un tono però tanto risoluto da apparire convincente.

Di seguito le sue dichiarazioni:

“Non siamo neanche lontanamente al livello dei Lakers, che sono i campioni NBA in carica. La differenza si è vista tutta nelle ultime  partite. Non siamo abbastanza bravi, non c’è abbastanza talento, chimica [di squadra], tutto. […] Adoro la città, ho fatto tutto il possibile per provare a vincere, ma la situazione attuale è folle e non penso le cose si possano aggiustare. Tutto qui. Grazie.”

Parole che certamente non hanno trovato d’accordo John Wall. Il nuovo arrivo in casa dei texani, infatti, una volta saputo il commento del suo compagno di squadra ha provato difendere la posizione di Houston:

“Quella è la sua opinione. Non posso sapere quali sono i suoi pensieri e i suoi sentimenti nei confronti della squadra. So però quanto stiamo lavorando duro per provare a essere migliori ogni giorno. Ci sono molti ragazzi che vogliono giocare al massimo livello possibile. Come ho detto a tutti stasera e come ho detto prima ai ragazzi, quando tutti i giocatori, dal 1° al 15°, sono sulla stessa lunghezza d’onda e che conoscono il loro ruolo e vogliono vincere, allora andrà tutto bene. Ma quando hai alcuni ragazzi nel mezzo che non vogliono unirsi agli altri ma mettono l’io davanti alla squadra, sarà difficile fare qualcosa di speciale insieme. Sono stato in squadre dove si pensava maggiormente alla figura di ‘io, io, io’, e questo fa male per tutti. Se rimaniamo uniti, possiamo fare qualcosa di buono qui.  Sono passate soltanto nove partite di regular season, non mi sembra il momento di dare dei giudizi definitivi”.

 

 

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  • James Harden ha molto talento ma zero squadre che se lo piglino. E l'orologio fa tic-toc. Se P. J. Tucker o Wall non gli metteranno le mani addosso, potrà considerarsi fortunato. Chiamate Maria De Filippi.

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Pubblicato da
Nicolò Basso

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