Stephen A. Smith non ha mai avuto dubbi a riguardo della validità del progetto dei Brooklyn Nets, considerando la franchigia a tutti gli effetti come una contendente al titolo NBA. Tuttavia, nelle ultime settimane, alcune vicende discutibili patrocinate da Kyrie Irving hanno letteralmente infiammato l’analista di ESPN, portandolo ad accusare il nativo dell’Australia di infantilità:
“Kyrie Irving non è un leader e non potrà mai esserlo, a causa del suo atteggiamento puerile. Una volta non si presenta di fronte alla stampa, a distanza di giorni cosparge il TD Garden di una mistura apotropaica ed ora decide di non giocare per esplicita mancanza di voglia. E’ giusto che si ritiri ed è coerente che lo annunci oggi stesso. Nonostante l’evidenza, rimarrà in attività solo per non perdere i $33 milioni del suo contratto con i Nets. E’ un giocatore distratto e la pallacanestro non è più la sua priorità. Manca di rispetto alla franchigia che lo ha scelto per tentare una corsa iridata ed a tutti i suoi tifosi. Al momento è focalizzato sui problemi della comunità e ciò gli farebbe onore, se solo non avesse perso il senso della misura, dimenticandosi in cosa sia un professionista. Anche LeBron James è un filantropo, ma non ha mai saltato una partita od un impegno lavorativo per dedicarsi ad altro. Il ragazzo deve assolutamente prendere una decisione univoca rispetto al suo futuro, per evitare di compromettere definitivamente la sua figura.”
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In generale non sono mai stato d'accordo con Smith, ma in questo caso non si può che dargli ragione, vediamo se adesso con l'arrivo di Harden gli torna la voglia di giocare.