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NBA, John Wall prende le redini: “Rapporto con Harden burrascoso, a volte sembriamo AAU”

Dopo lo strappo di James Harden a seguito della sconfitta con i Los Angeles Lakers tocca a John Wall prendere parola sul palco delle interviste. L’ex Wizards ha voluto in qualche modo ribattere alle parole di sconforto del ‘Barba’, il quale sembra aver dichiarato bandiera bianca per quanto riguarda la possibilità di risollevare Houston.

Di seguito le dichiarazioni di Wall:

Mettiamo punti a tabellone, ma bisogna anche essere in grado di difendere. A volte sembriamo una di quelle squadre AAU: un giocatore dal Maryland, uno da North o South Carolina, una persona da LA, che si trovano ogni fine settimana per giocare a pallacanestro. Questo sembriamo nelle ultime uscite. Siamo una squadra talentuosa che sta ancora cercando la chimica, stiamo cercando di capire la nostra identità, chi siamo davvero. […] Quando tutti i giocatori a roster, dal primo al quindicesimo, sono sulla stessa lunghezza d’onda e conoscono il proprio ruolo, sanno cosa vogliono, andrà tutto bene. Se ciò non succede e alcuni non sono coinvolti nella cosa, è difficile. […] Sono stato parte di ‘cattive’ squadre nelle undici stagioni di carriera NBA: nei primi anni era un continuo si parlava di me, me me, in continuazione, e questo ha danneggiato il gruppo. […] Non possiamo buttarci giù dopo nove partite, dai, c’è ancora molta pallacanestro da giocare.”

Sul rapporto con Harden, Wall appare altrettanto sincero:

“James si sta allenando con professionalità, sta giocando le partite, quando è con noi mi sembra di poter dire che stia dando quello che vuole e può fare per aiutarci a vincere. Per il resto, dovete rivolgere a lui domande in merito. Il nostro rapporto è stato abbastanza burrascoso, non posso nasconderlo. Non è andata al meglio, questo è ciò che posso dire. ”

 

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  • Wall è un leader, si prende le sue responsabilità e tiene unito il gruppo, Harde si mette a piangere come un bambino capriccioso a cui hanno tolto il giocattolo, che vada a Brooklyn dagli altri due clown.

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Pubblicato da
Nicolò Basso

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