(4-5) Miami Heat 134-137 Philadelphia 76ers (8-4) [OT]
Probabilmente la partita più bella tra i tanti risultati di questa notte NBA. C’è un uomo solo al comando, al momento, in quel di Philadelphia: Joel Embiid. Tra infortuni e assenze per il protocollo, il camerunense si è caricato tutta la squadra sulle spalle. Stanotte, forse ancor di più. I suoi 45 punti e 16 rimbalzi sono stati fondamentali per la vittoria dei Sixers, anche se il tiro della vittoria è toccato a qualcun’altro.
Dopo una prima metà di gara che vede Miami andare a riposo con 8 lunghezze di vantaggio, al rientro in campo nel terzo quarto Embiid entra nella modalità MVP e diventa letteralmente incontenibile. Palle rubate, assist, raddoppi spezzati, due and-one consecutivi e 20 punti complessivi: anche per questo, Phila nel terzo periodo segna ben 41 punti e si mette davanti.
Dopo un quarto quarto in parità, culminato nel canestro del pareggio proprio del camerunense a 3.3 secondi dal termine, la sfida va all’overtime. Overtime dominato ancora una volta da Embiid e dalle sue giocate clutch. Anche se, come si diceva, quella più decisiva è arrivata dalle mani di tale Dakota Mathias, uno dei tanti “costretti” a giocare minuti importanti per via delle numerose assenze: una tripla decisiva, per il 134-132:
(5-6) Denver Nuggets 116-122 Brooklyn Nets (6-6)
Bella vittoria in rimonta per Brooklyn, che prova a scrollarsi di dosso le varie scorie degli ultimi giorni, tra partite perse e assenze misteriose. Contro Denver la sfida, a un certo punto, è apparsa decisamente compromessa, ma Durant e soci sono stati bravi a non arrendersi e a riprendere una partita che sembrava già compromessa.
L’inizio di partita è infatti super positivo per i Nuggets. Jokic segna 13 punti nel solo primo quarto e, già dopo qualche minuto del secondo, Denver è avanti in doppia cifra. Cifra che cresce ulteriormente, grazie ai tre canestri di Murray, e che porta il punteggio sul 70-54 a metà gara.
Nel terzo quarto, però, la musica cambia totalmente. I Nets, dopo aver toccato anche il -18, piazzano un parziale di 29-4 che dà loro addirittura la leadership sul 90-83. In un quarto periodo totalmente equilibrato, i canestri decisivi sono arrivati da un incontenibile Kevin Durant (34 punti, 13 rimbalzi e 9 assist) e dall’inospettabile Bruce Brown, chiamato a sostituire Irving. Brown ha segnato i canestri del pareggio e del sorpasso nel finale, mentre KD i 6 punti successivi, compresa la tripla che ha chiuso i giochi.
(7-4) Utah Jazz 117-87 Cleveland Cavaliers (5-7)
Tanti, troppi infortuni hanno acuito la già evidente differenza di talento a roster tra Utah Jazz e Cleveland Cavaliers, per uno dei risultati di questa nottata NBA più scontati. Questi ultimi sono stati costretti a rinunciare a Garland, Love, Sexton e Drummond, quattro titolari. Per Utah, nonostante la partita fosse fuori programma (i Jazz dovevano giocare domani notte contro Washington, ma la partita è stata rinviata per il protocollo Covid), è stato fin troppo facile.
I Jazz mettono le cose in chiaro fin da subito, e nella prima metà di gara guidano già il punteggio di gran lunga, sul 49-36. Lo spettacolo in campo non è granché, visti i 5 airball complessivi su tiri non contestati. Nel terzo periodo Utah chiude con anticipo la partita, grazie anche ai 17 punti nel solo quarto di Donovan Mitchell, e fa ritorno a casa con una vittoria ampia.