La NBA, in linea con i protocolli Health and Safety decisi ad inizio stagione, ha deciso di rinviare la partita di sabato tra gli Indiana Pacers e i Phoenix Suns. Per i Suns si tratta della seconda partita rimandata dopo la sfida di mercoledì con gli Hawks.
I Suns per via del tracciamento dei contatti ancora in corso dopo i primi casi di Coronavirus non hanno otto giocatori a roster. Gli otto giocatori sono il minimo deciso dal regolamento di inizio anno, senza i quali la partita deve essere automaticamente rimandata.
Le partite rimandate dalla scorsa domenica salgono così a nove, dieci dall’inizio della regular season. Una delle squadre più colpite sono stati i Boston Celtics, che però potranno tornare a giocare al TD Garden contro gli Orlando Magic venerdì.
La NBA sta provando a limitare il numero di contagi aumentando le limitazioni per i giocatori e i controlli a cui giocatori e membri degli staff sono soggetti. Questi sforzi non stanno però pagando, anche a causa dei tanti casi totali di Covid-19 che stanno colpendo gli Stati Uniti d’America negli ultimi giorni (più di 230 mila solo ieri). In una situazione così complessa è difficile tenere sotto controllo i contagi ma la lega sta facendo tutti gli sforzi possibili.
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