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NBA, Gilbert Arenas sceglie LeBron James su Jordan: “Per me è il GOAT”

Il dibattito su chi sia stato il miglior giocatore di tutti i tempi è da sempre oggetto di grande discussione. Molti ritengono che Michael Jordan sia il GOAT indiscusso, per altri invece lo scettro spetterebbe a LeBron James. Fra quest’ultimi troviamo anche Gilbert Arenas. Infatti l’ex giocatore degli Washington Wizards ha elogiato la star dei Los Angeles Lakers con una lunga dichiarazione di stima nei suoi confronti:

“La ragione per cui penso che LeBron sia il GOAT  è che durante i momenti più importanti del match prende sempre la decisione giusta, e non quella che il pubblico voglia che prenda. Questa è la differenza tra lui e Michael Jordan o Kobe Bryant . Se dai in mano il roster dei Cavs a questi giocatori, probabilmente non avrebbero fatto nemmeno i playoff, non avrebbero vinto il titolo. Jordan avrebbe segnato 60 punti a partita e non si sarebbe preoccupato del resto. Ciò che mi ha fatto innamorare del gioco di LeBron è stato durante Gara 5 contro di noi nei Playoff 2006. Ha trascinato la squadra da vero leader, coinvolgendo tutti nel suo gioco. Ho pensato che fosse speciale. Io, invece, quando ero in campo, tiravo sempre nei momenti più importanti di una partita. Cercavo di essere aggressivo. Lui invece sapeva di aver bisogno dei suoi compagni di squadra e ha lasciato che si assumessero le loro responsabilità. Mi ci è voluta un’estate per capire cosa aveva fatto nella serie contro di noi. Potrebbe mettere tranquillamente 70 punti contro tutti, ma è un giocatore intelligente, capace di leggere la partita e di adattarsi ai momenti come nessuno nella storia del gioco. In Gara 6, Damon Jones – il quale non scese sul parquet nella precedente occasione – è stato coinvolto da LeBron a pochi secondi dal termine! Pensavamo di poterlo lasciare libero perché non aveva addirittura giocato in due partite della serie. Quindi non pensavamo fosse un uomo importante da tenere in considerazione nei momenti clutch. Cosa ha fatto LeBron in quell’occasione? Gli ha passato la palla e lui ha segnato il suo tiro da tre, dall’angolo. Tutto questo ci mostra quanto James creda nei suoi compagni di squadra e dà loro fiducia. Jordan avrebbe segnato 60 punti, ma da solo. Non avrebbe più passato il pallone a JR Smith dopo il suo errore contro gli Warriors, probabilmente. Questo è ciò che rende LeBron il Goat. Non fraintendetemi: è stato fantastico avere Jordan in NBA, ha portato la sua grazia, la sua ferocia all’interno della lega. Quando è arrivato Kobe, poi, abbiamo visto un clone di Jordan. LeBron invece è un ragazzo che non ha lo stesso istinto di Jordan e Kobe nel doversi per forza di cose prendersi la responsabilità dell’ultimo tiro. E questo ha sorpreso un po’ tutti. Lo hanno subito messo a confronto con Jordan e Kobe. Dovevi essere come loro per essere considerato un grande. Tirare l’ultimo tiro. Ma questo non è per forza vero! Jordan e Kobe avevano qualcosa che LeBron non ha: un grande primo passo. Questa caratteristica li ha resi ottimi giocatori nell’uno contro uno. LeBron, invece, ha qualcosa di Magic Johnson: la sua visione del gioco è clamorosa. Ciò che lo rende eccezionale è la sua capacità di vedere un suo compagno aperto per il tiro, anche quando quest’ultimo magari non è ancora nella posizione giusta.”

 

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Pubblicato da
Matteo Franzoni

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