Cominciano a trapelare i primi retroscena del rapporto tra Russell Westbrook e James Harden durante il loro periodo insieme agli Houston Rockets. L’ultimo in ordine cronologico ad aggiungere carne al fuoco è stato Kendrick Perkins, ex compagno e amico del play, il quale ha rivelato come Russell non sopportasse gli atteggiamenti ritenuti poco professionali da parte del’ Barba’. Queste le parole rilasciate dall’ex lungo NBA:
“La gente non lo sa, ma è per questo che Russ voleva lasciare Houston. I Rockets non volevano scambiarlo, è stato Russell a chiedere di andarsene a causa di tutto quello che stava succedendo. Quando i Rockets non giocavano per 3 giorni durante la scorsa stagione, James era sempre pronto a salire su un aereo privato e andarsene in giro. L’aereo era di Tilman Fertitta (il proprietario di Houston, ndr). Russ era stufo e spesso diceva: “Non sono venuto qui per queste stronzate”. Russ è di Oklahoma City. Oklahoma City è un punto di riferimento in termini di cultura lavorativa, un po’ come negli Heat. Devi lavorare sodo, migliorare tramite il lavoro, non ci sono scorciatoie. Russ si era stufato di vedere James a fare sempre festa. Era venuto a Houston per avere la possibilità di vincere il titolo. E invece…”
Parole che confermano le voci di un Harden, sì, molto produttivo in campo, ma con un occhio di riguardo ai giorni di riposo per staccare e partecipare a qualche festa di troppo. Qualcosa che non deve aver fatto piacere a Westbrook, il quale nella scorsa offseason ha deciso di salutare il Texas per approdare a Washington.
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