(5-7) Denver Nuggets 105-109 Utah Jazz (9-4)
Jazz e Nuggets si ritrovano a giocare l’una contro l’altra per la prima volta dopo la bellissima serie ai Playoff della scorsa annata. Per queste due franchigie il tempo sembra essersi fermato, e la sfida è decisamente equilibrata, proprio come mesi fa.
Il primo quarto inizia con le due squadre che si sfidano colpo su colpo; Denver sfrutta un errore degli avversari per rubare palla e ripartire, con Barton che riesce a trovare facilmente Nikola Jokic per i due punti in transizione. La prima frazione si chiude sul 31-32 per Utah. I Jazz sembrano andare definitivamente sopra grazie alla tripla con fallo subito da Jordan Clarkson, ma è in questo momento che si accende Jamal Murray. Ben servito dai suoi compagni, il canadese mette a segno due triple consecutive, permettendo ai suoi 58-53.
La sfida nella sfida con Mitchell, è sicuramente vinta da Murray che concluderà con 30 punti messi a segno, ben 12 in più di Spida, che serve però 8 assist e si affida a un Jordan Clarkson in ottima serata. Il giocatore in #00 dei Jazz conclude da miglior marcatore con 23 punti, sbagliando solo 4 tiri sui 13 tentati in partita.
Jokic mette in scena il losing effort per eccellenza, con una tripla doppia sfiorata da 35 punti, 14 rimbalzi e 9 assist, inutili perché Utah prende vantaggio proprio sul finire del terzo quarto, mantenendolo verso il finale di partita. L’azione della serata avviene dopo una tripla sbagliata da Mitchell, con Gobert che conquista il rimbalzo e ritrova il compagno per una schiacciata davvero spettacolare.
(5-9) Sacramento Kings 123-128 New Orleans Pelicans (5-7)
Parlando di losing effort, impossibile non citare quello di De’Aaron Fox che prova inutilmente a caricarsi sulle spalle i suoi, in una serata in cui New Orleans si porta avanti nel primo tempo e gestisce per l’intera partita. Il risultato, infatti, risulta più equilibrato di quanto dovrebbe. I Pelicans vanno sopra di 19 alla fine del primo tempo, e rallentano i ritmi verso la fine della partita, permettendo ai Kings di riprendere terreno.
Zion Williamson è in ottima serata, e sposta chiunque si trovi sul suo cammino verso il canestro. La prima scelta della scorsa annata gioca una delle sue migliori partite in NBA, e a sorprendere sono i pochi errori commessi al tiro. Sono 13 su 15 nonostante tutti i punti o quasi, vengano segnati all’interno del pitturato. Zion e soprattutto Steven Adams vincono la battaglia dei rimbalzi, lasciando le briciole ai Kings e assicurandosi un grande vantaggio.
Nella terza frazione si accende Fox, segnando in tutti modi, con triple, penetrazioni al canestro e jumper dalla media. Il giocatore in maglia viola segna ben 16 punti in un quarto e prova a risalire. Non basta neanche raggiungere il suo career-high di 43 con 13 assist per vincere, i Pelicans giocano da squadra e si portano a casa il risultato.
Buona la prova di Ingram e Bledsoe che con 22 e 21 punti rispettivamente, danno una grande mano ai propri compagni per aggiudicarsi la gara.
(10-4) Los Angeles Clippers 129-96 Indiana Pacers (8-5)
I Clippers raccolgono piuttosto facilmente la decima vittoria stagionale, andandosi a piazzare nuovamente alle spalle dei rivali gialloviola di Los Angeles, per la vetta della Western Conference.
Non c’è storia tra le due squadre, in una partita che rimane equilibrata solo nella prima frazione. Un primo quarto molto fisico in cui i ragazzi di Tyronn Lue vanno in lunetta a 3 minuti dal termine, guadagnando punti facili. Nella seconda frazione di gioco, i Clippers vanno sopra di 16 punti, ma rallentano il gioco e permettono agli avversari di risalire, fino al -6 di fine tempo.
La squadra di Los Angeles, in tenuta nera per la serata, mette in scena un’ottima prova di squadra, portando addirittura a 7 il numero di giocatori in doppia cifra per quanto riguarda i punti. Migliori marcatori Paul George, Marcus Morris e Luke Kennard con 20 punti a testa, dimostrazione di quanto bene stiano funzionando le rotazioni allargate dell’allenatore.
Nella terza frazione, il vantaggio per L.A. è addirittura di 19 punti e i Pacers non riesco più a rientrare nell’incontro. Domantas Sabonis ci prova, con 16 punti e 14 rimbalzi presi ma non è abbastanza, a causa del troppo divario tecnico tra le due squadre, e Indiana deve tornare a casa con una sconfitta piuttosto pesante.