Il Martin Luther King Day si è concluso con la gara fra i Los Angeles Lakers e i Golden State Warriors, vinta da questi ultimi in rimonta e con un finale non privo di polemiche. I Lakers hanno condotto la partita fino a metà dell’ultimo periodo, quando gli Warriors hanno piazzato un 15-2 che li ha portati in vantaggio.
Negli ultimi due minuti di gara, con i Lakers sotto di due, gli arbitri hanno fischiato un’infrazione di passi in partenza a LeBron James e sull’azione successiva, una sospetta ricezione in corsa di Draymond Green non è stata sanzionata allo stesso modo.
L’episodio in questione ha scatenato la reazione post partita di LeBron, deluso dalla disparità di trattamento arbitrale:
“Ho rivisto la mia azione ed è un movimento che ho fatto per tutta la mia carriera; se è una partenza che deve essere fischiata, vorrei che lo fosse in tutte le partite. Devo fare più attenzione, ma è un movimento che non mi è stato mai fischiato. Sono sorpreso perché nell’azione successiva Draymond è scivolato e lo stesso arbitro che ha fischiato la mia partenza, mi ha detto che non erano passi.“
Il finale di gara è comunque stato deciso dai canestri di Green e da una tripla del solito Steph Curry, con LeBron che non è riuscito a vincerla sulla sirena. Sappiamo che le grandi sfide vengono decise molte volte dagli episodi, e gli episodi generano quasi sempre delle polemiche.
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Ok, ma il passi in partenza di James molto netto. Quello di Green e' sembrato passi, ma molto difficile da vedere. Il problema di Green e' nel primo passo, che in realtà non e' a piedi pari. Di qui l'errore arbitrale.
I passi in partenza ci sono, ma generalmente in NBA non vengono fischiati