Accade frequentemente che alcuni ex giocatori NBA si pronuncino a riguardo delle prestazioni e delle caratteristiche dei giovani in attività, ma in questo caso il contesto di fondo è assai diverso. Steve Nash, due volte MVP da giocatore ed attuale allenatore dei Brooklyn Nets, ha recentemente biasimato alcuni comportamenti “antisportivi” assunti in campo da Trae Young proprio contro la sua squadra, rincarando la dose anche nei giorni seguenti l’incontro, tenutosi un paio di settimane fa.
La giovane stella degli Atlanta Hawks, a giudicare dalle parole dell’allenatore canadese, si sarebbe macchiata di un’ossessiva ricerca di fischi arbitrali, rallentando appositamente la corsa per farsi tamponare dal difensore alle sue spalle e cercando con la propria schiena il contatto con l’avversario, anziché lo spazio libero per la sospensione. Questa giocata, ritenuta non solo legale, ma anche premiata dagli arbitri, è stata definita a più riprese da Nash “non-basketball move”.
Dal lato opposto dello schieramento, Trae Young ha reputato necessario manifestare la sua opinione, specie a causa del dilungarsi delle polemiche. Queste le dichiarazioni rilasciate dal giocatore al portale “The Athletic” :
” Siccome ne parlano tutti, mi sembrava corretto far valere la mia versione. Scommetto che, se fossi stato un giocatore dei Nets, Nash avrebbe apprezzato questa tecnica. Tutto ruota intorno alla competizione: nessuno vuole perdere ed ognuno è disposto a far di tutto pur di vincere. È esilarante il fatto che abbia preso spunto proprio da lui per usare questo espediente in campo. Se pensa che sia illegale, vada a rivedere qualche suo vecchio filmato, così da prender consapevolezza di quante volte abbia fatto quel movimento con successo.”
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