Già ai tempi dei Rockets, Clint Capela si era mostrato al pubblico come giocatore molto solido e di grande affidabilità. Il suo straripante atletismo e gli ottimi tempi di taglio per chiudere con una schiacciata le alzate di James Harden erano una delle armi migliori di coach D’Antoni. Poi i Rockets decisero di prendere la strada del quintetto extra-small e a pagarne le spese fu proprio Capela, fisicamente e tecnicamente incompatibile con la nuova scelta tecnica della franchigia.
Capela ha così trovato la sua nuova dimensione in quel di Atlanta dove, insieme ad altri giovani super-promettenti, sta facendo vedere grandissime cose: la prestazione di questa notte ne è l’ennesima dimostrazione. Capela ha chiuso con 27 punti, 26 rimbalzi e 5 stoppate: numeri che non si vedevano dal 2004, quando a farli registrare fu un certo Shaquille O’Neal.
Così Capela nel post-partita:
“Sono stato molto attivo sotto i tabelloni per aiutare i miei compagni, è molto difficile fermarmi quando gioco così. Sono molto felice per il career-high, soprattutto perché abbiamo vinto”
“Nonostante fossimo sotto di 17 punti siamo sempre rimasti concentrati mentalmente. Abbiamo continuato a spingere, sono molto orgoglioso di dire che questa è la mia squadra, di farne parte.”
È stata davvero una grande rimonta per gli Hawks, che nella seconda parte di gara hanno cambiato totalmente la partita. Basti pensare che Trae Young, dopo 6 punti nei primi due quarti, ha chiuso a fine gara a 38 complessivi.
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