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NBA, la rinascita di DeMarcus Cousins: “Credevo fosse finita per me”

28 punti, 17 rimbalzi e cinque assist. Tutti numeri valsi poi la vittoria dei propri Houston Rockets ai danni dei Dallas Mavericks, 133-108. DeMarcus Cousins domina così il derby texano giocatosi nella notte, con una prestazione che per numeri e impatto ricorda molto quella del giocatore che solo tre anni fa si presentava come uno dei pezzi più pregiati della classe dei free agent.

I 28 punti del centro rappresentano la miglior cifra raggiunta da Cousins dai 44 punti, 23 rimbalzi e 10 assist fatti registrare nel gennaio del 2018, quando ancora vestiva la canotta dei New Orleans Pelicans. Solo quattro giorni dopo lo stesso giocatore si romperà il tendine d’Achille, inizio del suo calvario nella lega.

Mentirei se dicessi che non ho avuto dei momenti bui. In quei giorni non avevo la forza di alzarmi e lavorare, pensavo solo stessi sprecando il mio tempo. Ho creduto davvero che fosse finita, che non ci fosse più posto in NBA per me. Ma alla fine bisogna credere in se stessi, tutto qua.”

DeMarcus Cousins, dopo l’intera scorsa annata passata ai box a causa di un infortunio al ginocchio destro dopo la firma di un anno al minimo salariale coi Lakers, ha cominciato l’attuale stagione in maglia Rockets non senza difficoltà. Il 26% dal campo con cui ha condito le sue prime undici uscite texane e la pausa forzata dovuta ai protocolli NBA anti-Covid ne sono testimoni.

“Si tratta di una grande iniezione di fiducia per me, una notte del genere ti fa capire di cosa sei capace. Significa che sto lavorando bene. La stagione è ancora lunga, per me è un processo in divenire. Ma sono sicuro ci saranno altri giorni come questo per me, da qui in avanti. Devo solo continuare a lavorare, con massima concentrazione. E’ tutto ciò che devo fare.”

Gli Houston Rockets salgono a 6 vittorie e 8 sconfitte, a sole 1.5 partite di distanza dagli stessi Dallas Mavericks che occupano l’ottavo posto ad Ovest. Chissà che con un DeMarcus Cousins in versione “Boogie” non possano ambire ad un giro nella post season NBA.

 

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Pubblicato da
Gabriele Gramantieri

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