È passato un anno dalla morte di Kobe Bryant. Un giocatore sportivamente immenso, che ha scritto l’intera storia del basket a cavallo tra i due millenni, ma anche una parte importante della narrazione della pallacanestro moderna.
Un anno che oltre alla commozione generale, riporta a galla anche ricordi e aneddoti sul giocatore. Come quello che coinvolse lui e Gilbert Arenas, il 17 dicembre 2006, dopo la vittoria degli Wizards contro i Lakers, con Arenas autore di 60 punti. A raccontarlo è stato Brendan Haywood, centro ex compagno di squadra di Arenas:
“Eravamo in strada pronti per lasciare L.A.. Caron (Butler) stava parlando con Kobe e tutti conosciamo la personalità di Gilbert. Lui disse una cosa tipo: “Caron, con chi stai parlando? con Kobe? Metti in vivavoce.” Io avevo detto a Gilbert durante la partita: “Ascoltami. Le manguste uccidono i serpenti quindi ti devi far chiamare la mangusta nera”
“Quindi, quando Gilbert si avvicinò al telefono disse: “Ei, se tu sei Black Mamba, il sono Black Moongose”. Subito dopo arrivò la risposta di Kobe: “Lo ricorderò e mi assicurerò che la prossima volta che ci incontreremo mi marcherai come io marcherò te.” E riattaccò. Ecco fatto.”
I Lakers, successivamente, si scontrarono ancora contro Washington con Kobe che – poco prima dell’ingresso in campo – andò da Arenas per chiedergli se si ricordava cosa si erano detti.
“Ci fece 39 dei peggiori punti che avessimo mai subito. Sto parlando di windmill, ci fece una schiacciata 360° e chiuse con l’aeroplano. Kobe è stato completamente dominante.”
Arenas invece terminò la partita con 37 punti, ma tirò col 31% da due, 9 tiri realizzati su 29 tentativi e 3 tiri su 15 tentati da tre punti. I Lakers vinsero la partita e la serie stagionale contro i Washington Wizards. E Kobe Bryant rimase il Black Mamba.
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