Ad un anno dalla tragica scomparsa di Kobe Bryant e della figlia Gianna, i tributi di tutto il mondo esaltano il legame fra la stella cinque volte campione NBA con i Los Angeles Lakers e tutte le generazioni innamorate della palla a spicchi grazie alle sue gesta.
Ma c’è un legame indissolubile e che ha radici ancora più lontane, ossia a quando Kobe non era ancora il ragazzo prodigio entrato nella NBA. Ed è proprio Reggio Emilia – il posto dove è cresciuto seguendo le orme del padre Joe – che ha deciso di intitolare a Kobe e alla figlia tredicenne una piazza.
Il Largo Kobe e Gianna Bryant si trova vicino al PalaBigi, palazzetto della Pallacanestro Reggiana, ed è stato inaugurato oggi con una targa commemorativa e una mostra di foto del passato di Bryant. Nella stessa area, è stato piantato un ginkgo biloba, che nella cultura orientale è simbolo di immutabilità delle cose.
Alla cerimonia di inaugurazione della mostra sono presenti, in collegamento, due simboli dell’Italia cestistica Gigi Datome e Nicolò Melli, reggiano doc, per parlare del legame fra Kobe e la città.
Le foto della mostra contengono un QR code, dal quale sarà possibile sentire le narrazioni sulla vita di Kobe dalle voci di Gianluca Gazzoli di Radio Deejay, di Andrea Menozzi e Mauro Cantarella, ex allenatori di Kobe a Reggio e due icone reggiane come Eleonora Giovanardi e Max Collini.
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