Partita pazza quella giocata nella notte tra Washington e Atlanta, col risultato finale 116-100 che premia la banda di coach Pierce a seguito di nove falli tecnici e tre espulsioni. Uno dei giocatori mandati anzitempo negli spogliatoi è Russell Westbrook.
L’ex MVP è tornato a disposizione dei suoi Wizards dopo il fastidio al quadricipite ed ha subito dimostrato che non c’è infortunio che possa fermare la sua indole fumantina. A tal proposito, ai microfoni dei reporter ha ammesso che sull’espulsione rimediata nella notte avrebbe dovuto gestire le cose diversamente:
“Ah, mer*a. Sinceramente, la colpa è mia. Non posso permettermi di abbassarmi al livello di nessuno. Non è nel mio carattere, non sono io quello. Mi assumo tutte le responsabilità dell’accaduto”
Al livello di chi? Di proprio quel Rajon Rondo col quale Russell Westbrook ha discusso animatamente per tutto il match, un trash talking che ha portato prima un doppio tecnico ad entrambi e poi l’espulsione ad inizio quarto periodo per il nuovo arrivato in maglia Wizards. Un peccato, visto che Westbrook ha dovuto guardare i suoi perdere la quarta partita consecutiva dalla panchina senza poter contribuire.
Russell Westbrook, 26 punti, 4 assist e 6 rimbalzi, stava facendo registrare la sua miglior prestazione per la squadra capitolina prima dell’espulsione dopo un inizio statisticamente disastroso. Washington ha bisogno che lui stia in campo che poter sperare di dare una svolta alla stagione. E i soli infortuni a quanto pare non sono l’unico ostacolo.
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