[12-12] Golden State Warriors 100-105 San Antonio Spurs [14-10]
La difesa batte l’attacco. È così che i San Antonio Spurs hanno ottenuto uno dei migliori risultati di questa notte NBA. Protagonista indiscusso è stato sicuramente Dejounte Murray, autore di 27 punti, 10 rimbalzi e la bellezza di 8 palle rubate. La difesa di Murray è stata fondamentale per gli Spurs, che nella prima frazione di gara hanno dovuto fare i conti con un ispiratissimo Steph Curry. Golden State infatti era riuscita ad andare sopra nel punteggio addirittura di 14 lunghezze, sul 45-31, già nel secondo quarto. Ma San Antonio non si è arresa e, grazie alla difesa e alle palle rubate di Murray, ha recuperato nel punteggio. La sesta della partita è quella che permette poi a DeRozan di mandare gli Spurs a -1, poi subito dopo in vantaggio sul 65-64 grazie al canestro di Poeltl. La partita rimane aperta fino al termine: con 12.6 secondi rimasti sul cronometro, tocca proprio a Murray segnare la tripla super-contestata, che dà agli Spurs il 101-97. Curry non si arrende e, al rientro dal time-out, segna la tripla a sua volta. Ma quattro tiri liberi consecutivi di DeRozan chiudono definitivamente la gara.
[10-15] Cleveland Cavaliers 113-119 Phoenix Suns [14-9]
Con un Devin Booker in questa forma, i Phoenix Suns possono dormire sonni tranquilli. 36 punti e 14/27 al tiro: una macchina da canestri affidabilissima. La partita in sé vive invece di momenti alternati e rimane equilibrata praticamente per tutta la sua durata. Entrambe le squadre tirano discretamente dal campo, con percentuali superiori al 55%. L’equilibrio regna sovrano fino al quarto periodo, quando le squadre si sfidano per lo sprint finale. A 7 minuti dal termine, Phoenix è avanti 101-100. Gli scambi di leadership durano fino ai 60 secondi finali, quando i tiri liberi di Mikal Bridges danno il vantaggio definitivo ai Suns, che sul 117-113 non subisce più canestri.
[16-8] Milwaukee Bucks 125-112 Denver Nuggets [12-11]
Quando due top team si sfidano, spesso e volentieri la partita rimane in equilibrio per tutta la sua durata. È stato (quasi) così anche tra Bucks e Nuggets, capaci di rispondersi colpo su colpo per gran parte della sfida.
Milwaukee e Denver si affrontano affidandosi ai propri uomini migliori e alle proprie certezze più grandi: Giannis Antetokounmpo e Nikola Jokic. Fino alla fine del terzo quarto, sono i due europei a dettare ritmi e canestri ai propri compagni. Giannis entra di prepotenza e forza nella difesa avversaria, Jokic rimane un cruccio irrisolvibile in post.
A cavallo tra il termine del terzo quarto e l’inizio dell’ultimo, i Bucks riescono a dare un accelerata decisiva. L’alzata di Middleton per l’alley-oop di Giannis dà il +11 nel punteggio. Denver prova a rimanere in partita con il solito Jokic, ma un canestro cadendo all’indietro e un assist per un altro alley-oop chiuso da Giannis, entrambi di Middleton, chiudono definitivamente i giochi.
[10-13] Oklahoma City Thunder 112-119 Los Angeles Lakers [19-6] (OT)
Riemersi dal baratro e dominanti all’overtime: così si potrebbe riassumere la vittoria di questa notte dei Los Angeles Lakers. Scartiamo la prima metà di gara, totalmente in equilibrio e poco interessante ai fini della narrazione. I giochi si accendono definitivamente nel terzo periodo: LA ricomincia con un parziale di 18-8, intervallato da un paio di schiacciate di LeBron James, che permettono ai gialloviola di portarsi sul 74-68. OKC però risponde a sua volta, con un altro parziale di 16-2: 7 punti di Diallo danno la leadership ai Thunder, che iniziano il quarto periodo sull’84-76. I Lakers scivolano ancora più indietro e toccano anche il -11. A un passo dal baratro della sconfitta, James e soci riemergono nel finale e, con un parziale di 8 punti consecutivi pareggiano a 107.
All’overtime la solfa cambia: i Lakers sono ancora spinti dal parziale del quarto periodo e segnano 7 punti in fila, portandosi sul 117-110. I Thunder invece perdono due palloni e commettono due errori prima di trovare il primo canestro con Diallo. James risponde immediatamente e fa 119-112, mentre OKC continua nelle sue difficoltà: troppe per riaprire la gara. LeBron chiude a 28 punti, 14 rimbalzi e 12 assist, per la terza tripla-doppia stagionale. Gilgeous-Alexander ci va vicino.