(12-13) Toronto Raptors 137 – 115 Washington Wizards (6-16)
Altra pioggia di triple, che questa volta vanno ad accanirsi sui Wizards di Beal e Westbrook, nettamente affondati a domicilio per via della furia dei Raptors.
Che Toronto abbia più chance di Washington si evince già a pochi minuti dalla prima palla a due, con gli ospiti che trovano la via del canestro con grande facilità e i padroni di casa costretti invece ad arrancare nel tentativo di tenere testa agli avversari (40-28). Nel secondo i Wizards prendono coraggio, ma la musica non cambia, anche grazie al 59% dal campo fatto registrare dai ragazzi di coach Nurse nel corso del primo tempo: all’intervallo lungo è 74-61.
Nel terzo quarto Beal e soci riescono a rosicchiare qualche punto utile alla causa e grazie alle due triple consecutive di Westbrook, Washington si ritrova addirittura a -5 (111-106) a 8 minuti e mezzo dalla fine, ma il parziale da 26-9 fatto registrare dai Raptors vale la sconfitta e il terzo peggior record della lega alla truppa di coach Brooks.
“Solo” 24 punti per Bradley Beal, tenuto a bada da Toronto, mentre Westbrook chiude con 23 punti, 7 assist e 6 rimbalzi. In casa Raptors spiccano invece i 28 punti di Norman Powell, i 26 di Pascal Siakam e la doppia doppia da 17 punti e 16 rimbalzi firmata Chris Boucher.
(10-16) Cleveland Cavaliers 95 – 133 Denver Nuggets (13-11)
Gara senza storia quella che va in scena al Pepsi Center di Denver, dove i padroni di gara infliggono una severa ripassata ai ragazzi di coach Bickerstaff grazie a una performance corale di livello, decisamente al di là delle possibilità di una delle squadre più in difficoltà della lega.
I Cavs crollano già dalla prima palla a due, venendo addirittura doppiati a fine primo quarto (17-34). Con il passare dei minuti, la furia di Denver tende gradualmente a placarsi, ma dal punto di vista mentale gli ospiti hanno già staccato la spina da un pezzo. In piena atmosfera garbage time, il match si avvia alla conclusione con quasi 40 punti di scarto tra le due parti in causa.
Prestazione tutt’altro che altisonante quella offerta da Jokic, che si accontenta di 12 punti e altrettanti assist con soli 7 tentativi dal campo nella mezz’ora passata sul parquet; spazio dunque a Millsap, Porter Jr. e Barton, che chiudono rispettivamente con 22, 19 e 18 punti. L’unico dei Cavs a salvare la faccia è invece Jarrett Allen, che mette la firma su una doppia doppia da 18 punti e 10 rimbalzi, purtroppo per lui buona solo per il tabellino finale.
(12-13) Indiana Pacers 94 – 104 Brooklyn Nets (15-12)
Nonostante due interpreti di primissimo piano – con Kevin Durant ancora alle prese con il protocollo sanitario causa Covid – è la fase difensiva a garantire la vittoria ai Nets, che al Barclays Center hanno la meglio sui Pacers di Domantas Sabonis, autore di 18 punti, 9 rimbalzi e 4 assist.
Dopo la brutta prestazione di domenica scorsa contro Utah, Indiana era chiamata a un riscatto che nel primo quarto sembra proprio non voler arrivare, con i ragazzi di coach Bjorkgren che stentano in attacco, lasciando Brooklyn sul filo della doppia cifra di vantaggio (18-27). Nel secondo quarto va addirittura peggio, con soli 12 punti a fronte dell’exploit offensivo dei Nets, che possono chiudere il primo tempo su un più che confortante parziale di 30-62.
Negli spogliatoi i Pacers ritrovano la dignità che serve per tentare di salvare la faccia e, con un clima ampiamente già da garbage time, riescono quantomeno a rendere il punteggio meno pesante, ingannando chi di prima mattina dà un’occhiata ai tabellini con un tutto sommato accettabile scarto di dieci punti alla sirena finale.
L’assoluto mattatore di serata è Kyrie Irving, autore di 35 punti e 8 assist, mentre James Harden si ferma a quota 19 con 5 assist e 11 rimbalzi.