I Brooklyn Nets nella notte hanno rifilato una dura lezione ai Golden State Warriors vincendo con il risultato finale di 134-117. Tutte le attenzioni, chiaramente, erano rivolte sui Big 3 della compagine newyorchese, con un’evidenza specifica sul ritorno a San Francisco – per la prima volta da avversario dal 2019 – da parte di Kevin Durant.
L’ala dei Nets, rientrato dopo una settimana di stop in conformità ai protocolli anti-Covid, ha registrato una prestazione tutto sommato positiva con 20 punti messi a referto, 5 rimbalzi e 6 assist. A fine partita, Draymond Green si è ritrovato davanti ai giornalisti per commentare la prestazione della sua squadra e quella dello stesso KD:
“Abbiamo fatto schifo. Ci hanno preso a calci in culo. Durant? Nessuno al mondo può fermarlo. Dopo averlo visto giocare stasera, penso ancora che nessuno al mondo possa fermarlo. Per me è Brooklyn la reale squadra da battere ad Est. Come stiamo noi? Questa squadra ha un potenziale altissimo in difesa, il tempo trascorso ci aiuterà a far uscir fuori questa qualità che oggi, per diverse cose, non si è vista.”
Anche Stephen Curry ha parlato del momento di Golden State – attualmente ferma in ottava posizione con un record di 14-13 ad Ovest – rimanendo fiducioso sul recente futuro che attende la squadra:
“Al momento stiamo gestendo le sconfitte non troppo male, anche perché non crolliamo così facilmente. Certo, non abbiamo ancora vinto 3 partite di seguito, ma non abbiamo nemmeno perso 3 partite di fila. Non andiamo nel panico quando passiamo una notte come questa contro una buona squadra.”
Stesso discorso per coach Kerr:
“La cosa positiva è che abbiamo la sensazione di avere ancora molto margine di miglioramento. Possiamo trasformare questa stagione in un’ottima annata se riusciremo a fare i progressi necessari per fare un bel passo in avanti a livello collettivo.”
La strada sembra essere tracciata.
Leggi Anche
La NBA ammonisce LeBron James e Kuzma per simulazione
Risultati NBA: KD torna nella Baia e i Nets vincono contro Golden State! Utah sempre al top dell’Ovest