Nell’ultima partita giocata contro i Dallas Mavericks, vinta per 121-118, Damian Lillard è stato ancora una volta protagonista di un tiro decisivo che ha garantito alla squadra ampie possibilità di vittoria. A chiudere il match è stato poi Carmelo Anthony, autore di un ottima assist a Derrik Jones Jr che ha portato il team a +3 dai rivali. Il tiro finale sbagliato da Luka Doncic ha poi definitivamente chiuso la partita.
Con questa vittoria i Portland Trail Blazers possono così ritenersi ancora più soddisfatti del loro percorso durante questa stagione. Al roster, infatti, manca il sostegno di giocatori importanti quali CJ McCollum e Jusuf Nurkic, il che ha costretto Lillard a gestire gran parte del lavoro svolto in attacco. Nonostante ciò, il giocatore non mostra cenni di scontentezza e, anzi, si è detto particolarmente fiducioso per il futuro della squadra e dei compagni:
“C’è molto talento nella NBA e noi ne abbiamo molto nella nostra squadra. I ragazzi hanno bisogno di esperienza e vedere di essere apprezzati anche da quelli più grandi, che credano in loro e che gli lascino dimostrare di cosa sono capaci. Quest’anno mi sono preso molte responsabilità, ma ho anche sostenuto e spinto i miei compagni, perché è questo che bisogna fare in un team. In passato, probabilmente mi sarei messo molto più in mostra per segnare più punti o essere più dominante sulla palla. Ma quest’anno il mio approccio è stato principalmente quello di dare ad altri ragazzi l’opportunità di mostrare cosa possono fare, con una fiducia reciproca.”
I risultati di questo atteggiamento si stanno vedendo sul campo. Di fatto, i Blazers si trovano al quinto posto della Western Conference con un record 16-10, davvero niente male per la squadra allenata da coach Terry Stotts.
Per quanto riguarda le singole prestazioni di Lillard, le statistiche sono evidenti e paragonabili a quelle di un MVP. Non a caso è stato da molti menzionato per la corsa al premio e i suoi 29.2 punti, 4.3 rimbalzi e 7.3 assist di media a partita in questa prima fase della stagione 2020-2021 parlano chiaro.
A tal proposito, il giocatore stesso ha dichiarato:
“Non è per me, non ho fatto tutto da solo, ma ovviamente senza C.J. e Nurkic avrò più responsabilità. Sarà necessaria più comunicazione e sapere come identificare determinati momenti. Devi essere consapevole di molte cose che avranno un impatto sulla vittoria o meno della tua squadra, sapendo cosa fare e quando. Penso di gestirlo bene. Questo è ciò che vedi negli MVP. Ovviamente mi vedo come uno dei migliori giocatori del campionato e mi sento come se fossi a quel livello. E il modo in cui la nostra squadra sta giocando nonostante le circostanze lo testimonia ancora di più secondo me.”
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