Ieri notte i Philadelphia 76ers, privi di Joel Embiid, hanno affrontato gli Utah Jazz, squadra con il miglior record NBA, nella sfida fra la prima forza dell’Est e la prima dell’Ovest. L’assenza di Embiid ha permesso a Ben Simmons di prendere in mano l’attacco dei Sixers, così l’australiano ha chiuso con una prestazione da 42 punti con il 50% dal campo, 9 rimbalzi e 12 assist.
Lo stesso Simmons, a fine gara, ha parlato della sua prestazione, la sua amarezza per la sconfitta e del suo ruolo all’interno di questi nuovi Sixers:
“Ho dovuto sopperire all’assenza di Joel e per questo i miei numeri si sono gonfiati, ma purtroppo siamo usciti sconfitti. Ci sono sere in cui mi sento dominante quando faccio una tripla doppia in una vittoria da 20 punti, a volte mi sento decisivo in difesa.”
Nello scenario tattico della partita, coach Doc Rivers aveva ipotizzato un Ben Simmons da finto 5, attorniato da tiratori sul perimetro e si aspettava una contromossa da parte dei Jazz:
“Vista l’assenza di Joel, abbiamo pensato ad una formazione che avrebbe spinto il Jazz a mettere Gobert su Ben. Sapevamo che difficilmente poteva tenerlo e infatti Ben se l’è cavata molto bene.”
L’australiano, rookie dell’anno nel 2018, si è trovato di fronte per larghi tratti della gara i lunghi di Utah, Rudy Gobert e Derrick Favors, pronti a limitarne la sua pericolosità in attacco:
“Mi è piaciuto molto quando ho visto Rudy difendere su di me; mi piace poter affrontare avversari così. All’inizio ho pensato che fosse un po’ irrispettoso, ma ne sono uscito con una bella prestazione offensiva. In difesa è andata bene anche se non siamo stati eccellenti. Volevamo davvero questa vittoria ai nostri tifosi, ma non è stato così, quindi dobbiamo andare avanti e riprenderci.”
Le prossime gare di Phila ci diranno se questa prestazione di Simmons aumenterà la fiducia nel suo gioco offensivo di quella che è chiamata ad essere la spalla del caldissimo Joel Embiid.
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