(18-12) Brooklyn Nets 128 – 124 Phoenix Suns (17-10)
Anche per via delle assenze di Durant e Irving, alla Talking Stick Resort Arena le cose non si erano certo messe nel migliore dei modi per i Nets, con i padroni di casa che all’intervallo sembravano poter dormire sonni piuttosto tranquilli in ottica vittoria finale.
Già, perché nel corso dei primi 24 minuti di gioco gli ospiti hanno dovuto fare i conti con qualche difficoltà di troppo su entrambe le metà campo, ragion per cui i ragazzi di coach Williams si ritrovano sul +21 all’intervallo lungo (54-75). Sembrava quasi fatta, ma i padroni di casa non avevano ancora fatto i conti con James Harden.
Tocca infatti all’ultimo arrivato caricarsi la squadra sulle spalle, con il Barba che prima permette ai suoi di arrivare all’ultimo quarto sul -12 e poi piazza le zampate decisive per portare a termine una clamorosa rimonta. A 1 minuto e 39 dalla fine è 121-124 grazie al canestro di Harden che spezza in due la difesa dei padroni di casa, non all’altezza anche in occasione del successivo layup di Jeff Green. Sul -1, tocca ancora al numero 13 prendere in consegna il pallone e depositarlo in fondo alla retina per la tripla che certifica un incredibile successo per i Nets.
A fine gara sono 38 punti, 11 assist e 7 rimbalzi per Harden, ben assistito da un Joe Harris che chiude con 22 punti. Ai Suns, invece, non bastano i 29 punti e 7 assist di Chris Paul e i 22 e 7 assist di Devin Booker.
(22-7) Los Angeles Lakers 112 – 104 Minnesota Timberwolves (7-21)
Quando ad affrontarsi sono due squadre dal record sostanzialmente agli antipodi… beh, un motivo ci sarà pure. Nonostante l’assenza di Anthony Davis, infatti, i Lakers colgono un buon successo in casa dei Timberwolves grazie alla profondità del proprio roster e alla solita grande prova di LeBron James, autore di 30 punti, 13 rimbalzi e 7 assist.
I ragazzi di coach Vogel hanno sì la meglio, ma non per questo il match si è rivelato privo di insidie, anzi. Nel primo tempo, infatti, i Timberwolves rispondono colpo su colpo alle offensive di LeBron e compagni, riuscendo a galleggiare sul -1 all’intervallo lungo. Di ritorno dagli spogliatoi, i gialloviola rosicchiano un ulteriore punticino alla concorrenza al termine del terzo periodo, per poi costruire il margine decisivo ai fini della vittoria finale nell’ultimo quarto, quando Minnesota non ne ha più per inseguire gli avversari.
Lakers che tornano a vincere a Minneapolis dopo ben 7 sconfitte incassate dal 2015 ad oggi, e lo fanno anche grazie ai 24 punti di Dennis Schroder e ai 17+6 di Montrezl Harrell. Dall’altra parte, Anthony Edwards aggiorna il career-high a quota 28 punti aggiungendo anche 7 rimbalzi e 5 assist, mentre Karl-Anthony Towns si ferma a quota 15 punti.
(17-10) Portland Trail Blazers 115 – 104 Oklahoma City Thunder (11-16)
31 punti, 10 assist e 7 rimbalzi per Damian Lillard, quanto basta ai Blazers per avere la meglio sui Thunder alla Chesapeake Energy Arena di Oklahoma City.
Sono proprio gli ospiti a partire con il piede giusto, riuscendo a costruire un margine di 13 lunghezze già nel corso del primo quarto (34-21) e aggiungendo anche un ulteriore punticino a fine primo tempo (64-50), il che sembra far ben sperare per i restanti 24 minuti di gara.
E così sembra essere, dato che i ragazzi di coach Stotts erano arrivati addirittura sul +24 dagli avversari, alle prese con parecchie difficoltà nel gestire i possessi offensivi di Lillard e compagni. Con un parziale decisamente a favore, però, i Blazers iniziano a rilassarsi più del dovuto, concedendo ai Thunder qualche chance di troppo per riaprire il match. A questo punto, con il punteggio di nuovo in bilico, tocca a Lillard portare per mano i suoi fuori dalle sabbie mobili in cui si erano improvvisamente cacciati tirando fuori dal cilindro quattro triple utili a scacciare i fantasmi della rimonta.
A dargli una mano nella propria metà campo ci pensa Enes Kanter, che chiude con soli 8 punti ma con ben 21 rimbalzi catturati, mentre Trent Jr. realizza 19 punti utili alla causa. Dall’altra parte, oltre a prendere in consegna Lillard, Luguentz Dort è il miglior realizzatore dei suoi con 23 punti e 6 rimbalzi, che uniti ai 17 punti di Diallo e ai 14+6+6 di Bazley non bastano però per completare la rimonta.