(16-15) Golden State Warriors 100-102 Charlotte Hornets (14-15)
Nottata totalmente da dimenticare, quella degli Warriors. Non è bastato, infatti, l’annuncio dell’assenza di Curry appena prima dell’inizio della partita. Golden State butta via una partita in bilico, ma sbilanciata a suo favore, per colpa di Draymond Green. Gli appassionati conoscono, nel bene e nel male, le intemperanze del carattere forte del numero 23. Stanotte gli Warriors ne hanno pagato il prezzo, e anche in maniera pesante.
A 9.3 secondi dal termine, Golden State è in vantaggio di due lunghezze. La difesa degli Warriors incastra Hayward e James Borrego chiama time-out per evitare una palla contesa, accordato dagli arbitri. Green non è però d’accordo con la decisione e pretende che ci sia un’altra contesa, a suo dire. Le proteste portano a due tecnici: il primo per insulti verso un avversario, il secondo per insulti proprio agli arbitri. Rozier segna così i due tiri liberi che pareggiano la partita e, per ribaltare completamente il risultato, anche il canestro sulla sirena che vale una vittoria insperata e arrivata quasi in regalo.
(13-17) Miami Heat 96-94 Los Angeles Lakers (22-9)
Era il primo rematch delle ultime NBA Finals. Entrambe stanno vivendo momenti ambigui: gli Heat sono ancora alla ricerca della loro identità, dopo un inizio di stagione complicato. Le cose ultimamente sembrano però aver trovato la via giusta. I Lakers invece si sono ritrovati con il solo James a mandare avanti la baracca. Decisivi sono stati i 27 punti di Kendrick Nunn e i 24 di Jimmy Butler.
LeBron sfiora un’altra tripla doppia (19 punti, 9 rimbalzi e 9 assist) e quasi la ribalta nel finale. Dopo un ultimo quarto a punteggio molto basso (17-15 il parziale in favore dei Lakers), ruba una palla dalla rimessa in campo degli Heat e serve Alex Caruso, che però sbaglia.
Non una serata da ricordare per Caruso, anzi, visti anche gli zero punti in 20 minuti d’utilizzo. Le assenze di Davis e Schroder pesano molto nel bilancio dell’attacco Lakers, che sbaglia 5 dei suoi ultimi 6 tentativi, compresa una tripla affrettata e fuori equilibrio di Matthews.