La grande sorpresa della notte NBA è stata la prestazione straordinaria di Jarrett Allen. Il lungo dei Cavs, arrivato da Brooklyn nella trade che ha portato Harden in maglia Nets, ha giocato un’ottima partita contro i Thunder, nonostante sia poi arrivata la sconfitta. Allen ha segnato 26 punti in una serata perfetta al tiro (11/11 dal campo) e raccolto 17 rimbalzi, di cui nove offensivi, in 42 minuti di permanenza sul parquet.
Il centro dei Cavs, sostituto di Drummond, in panchina perché in partenza dall’Ohio, ha così riscritto il suo career-high per punti segnati. Fino ad oggi esso era di 24 punti, e risaliva a una partita contro i Clippers del 17 novembre 2018. Importante, come già detto, anche il suo contributo nel pitturato, dove ha raccolto 17 rimbalzi, di cui nove in attacco, più di tutti i suoi compagni messi insieme. Stanotte Allen ha superato anche la quota 2000 rimbalzi raccolti in carriera.
La sua grande prestazione personale non è però bastata a interrompere la striscia di sconfitte consecutive, ormai arrivata a dieci. Shai Gilgeous-Alexander (autore di 31 punti e nove assist) e compagni si sono rivelati troppo forti per la compagine di Cleveland. Oltre ad Allen, hanno brillato anche Collin Sexton, che ha concluso la serata con 27 punti, e Darius Garland con 21 punti e otto assist. L’head coach J.B. Bickerstaff ha detto:
“Dobbiamo giocare meglio. Se vogliamo vincere dobbiamo segnare i tiri in cui siamo liberi. E, in difesa, dobbiamo andare meglio ed essere più fisici”
Per i Cleveland Cavaliers, l’attuale record di 10 vittorie e 21 sconfitte è il terzo peggiore dell’intera lega, e le cose non sembrano poter migliorare nell’Ohio. Per questo, anche la stagione 2020-21 dovrà essere di ricostruzione, e Allen, Sexton e Garland sono delle ottime basi per il futuro.
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