Nonostante le polemiche di queste settimane l’NBA All-Star Game 2021, inizialmente rinviato, si disputerà anche nel 2021. Cambia la sede, per venire incontro al partner televisivo (TNT), ma non la sostanza. La scelta è dettata, scontato dirlo, da evidenti ragioni economiche.
Tra le clausole più citate e potenzialmente fruttuose dei contratti NBA c’è infatti il bonus per la convocazione all’All-Star Game. La partecipazione alla kermesse, al di là del prestigio, garantirà un ulteriore beneficio economico a tre giocatori.
È sufficiente una panoramica dei nomi citati tra le riserve per rendersene conto: secondo quanto riportato da ESPN, Jaylen Brown, alla prima apparizione in carriera all’All-Star Game, sbloccherà un bonus da 1.3 milioni di dollari. A Est, bonus anche per Julius Randle, altro giocatore al debutto (945.000 dollari). Sfuma invece il premio incentivo rispettivamente da 500.000 e un milione di dollari per Kyle Lowry e Domantas Sabonis (quest’ultimo un po’ a sorpresa). Nella Western Conference, l’inclusione di Rudy Gobert tra le riserve vale al giocatore francese, come già successo lo scorso anno, un bonus del valore di un milione di dollari.
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