La NBA ha annunciato le 14 riserve che comporranno i roster dell’All-Star Game 2021, insieme ai dieci titolari. È un anno ricco di papabili candidati, che ha per forza di cose obbligato a delle rinunce importanti e difficili da giustificare.
La questione sta tenendo banco tra i giocatori, che hanno affidato ai social network il loro pensiero sulle scelte dei 30 allenatori NBA.
Ma quali sono le 10 esclusioni più importanti per l’All-Star Game del prossimo 7 marzo? Alcuni nomi sono già sulla bocca di tutti, altri passano un po’ sottotraccia. Proviamo ad analizzare la situazione e a stilare una lista di questi 10 giocatori, meritevoli di un posto all’All-Star Game le cui esclusioni, invece sono diventate il trending topic di queste ore:
Le 10 esclusioni eccellenti dall’All-Star Game: Western Conference
La Western Conference ha diversi nomi che avrebbero meritato un posto nei migliori 24. Ma su tutti, tre in particolare sono stati snobbati, mentre uno ha proprio suscitato scalpore. Parliamo di Devin Booker (1), le cui parti sono state prese da LeBron James in persona, che ha accusato una grave mancanza di rispetto nei confronti della stella dei Phoenix Suns.
Se l’esclusione di Booker appare ingiustificabile, altre invece possono essere più comprensibili, nonostante anche questi giocatori avrebbero meritato, di diritto, un posto. È sicuramente il caso di Mike Conley (2), che con i suoi Utah Jazz sta giocando una stagione eccezionale, al primo posto in classifica ad Ovest. Senza dimenticarsi di Shai Gilgeous-Alexander (3), giovanissimo ma già maturo leader degli Oklahoma City Thunder. Menzioni d’onore anche per DeMar DeRozan e Ja Morant.
La situazione potrebbe cambiare però a breve, vista la quasi sicura assenza per infortunio di Anthony Davis. Chi lo sostituirà?
Le 10 esclusioni eccellenti dall’All-Star Game: Eastern Conference
A Est la situazione si fa ancora più complicata. Sono davvero tanti i nomi rimasti esclusi: Khris Middleton (4) ad esempio, già All-Star lo scorso anno e spesso e volentieri troppo sottovalutato. Della stessa pasta di Domantas Sabonis (5), abituato a mettere su cifre impressionanti che però, per un motivo o per l’altro, gode di poca luce dei riflettori.
Mancano anche Bam Adebayo (6) e Jimmy Butler (7) che, per quanto gli Heat non stiano giocando al livello della scorsa stagione, restano comunque due assoluti fuoriclasse. L’assenza più importante è probabilmente quella di Trae Young (8): il suo talento offensivo sarebbe stato perfetto per la partita delle stelle. Stanno giocando ad alto livello anche Fred VanVleet (9) e Gordon Hayward (10), le cui esclusioni dall’All-Star Game appaiono comunque più comprensibili, anche se meritano comunque di essere inseriti nella lista dei 10.
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Non c'è ovviamente posto per tutti quelli che lo meriterebbero, però per garantire più omogeneità sarebbe giusto pensare ad una riforma delle selezioni, limitando la scelta ad 1 giocatore per squadra ed estendere la convocazione ad un totale di 30 giocatori (15 ad est e 15 ad ovest).
Nella NBA di oggi TUTTE le franchigie hanno un giocatore che meriterebbe un posto nell'ASG, così facendo ci sarebbe più omogeneità e meno assurdità come i 2-300 mila voti che ha preso Klay Thompson senza mettere piede sul campo.
Anche perché facile dare giudizi ma invertendo esclusi ed eletti, il risultato non cambierebbe, ad esempio sostituendo Vucevic con Sabonis, il grande escluso sarebbe Vucevic e via così...
Forse forse Paul e Brown non lo meriterebbero così tanto