Kyrie Irving fa sempre parlare di sé, nel bene e nel male. Questa volta sembra guidato da più nobili intenzioni, chiedendo che l’immagine storica del logo NBA venga cambiata con la silhouette del campione scomparso, Kobe Bryant.
Questa idea in realtà non è una novità e non è stata assolutamente partorita dal giocatore dei Nets poiché se n’era già ampiamente discusso l’anno scorso, subito dopo il tragico indicente del Black Mamba. Queste le parole di Irving sulla questione:
”I Re Neri hanno costruito quella lega. Non mi riferisco al colore della pelle, ma al modo in cui noi afro-americani ci definiamo, e il modo in cui gli oppressori non avevano il coraggio di chiamare i nostri antenati. Siamo Re Neri, dovrete convivere con questa definizione.”
Nonostante l’All-Star dei Nets sia spesso etichettato come personalità eccentrica o troppo sopra le righe, la sua richiesta sembra piuttosto concreta questa volta, e potrebbe incontrare il favore di molti suoi colleghi illustri, più o meno legati alla persona di Bryant.
Per il momento è comunque difficile che la lega decida di accogliere questa proposta, togliendo spazio a una figura leggendaria come Jerry West, ma non è detto che in un futuro non si possa pensare di attuare un grande cambiamento. Dopotutto, Bryant è stato un importante tassello della storia NBA e nel suo nome è stato già cambiato il regolamento dell’All-Star Game.
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L'ennesima stupidaggine di Irving. Se si deve cambiare, si cerchi qualcuno che rappresenti qualcosa. Perché non il plurititolato Bill Russell, allora ?
Se pensiamo a fini tragiche, quella di Petrovich lo è stata ancor più di quella di Kobe.
Appartiene all'epica greca l'idea che i morti in età giovane siano degli eroi: ma succedeva in guerra, non in un incidente stradale o aereo.