(27-7) Utah Jazz 124-109 Orlando Magic (13-21)
L’ultima sconfitta, visti i risultati stagionali, ha decisamente fatto scalpore. Ma i Jazz hanno risposto ancora una volta nel migliore dei modi, evitando di perdere due partite consecutive (è successo solo una volta, in questa stagione). La partita vive di due velocità: Utah ne resta sempre al comando, ma nella prima metà di gara non riesce a dare lo strappo decisivo. “Colpa” dei mancati punti di Mitchell, che però si abbatte sugli avversari nella ripresa. Con 25 punti su 31, la stella dei Jazz contribuisce a portare il vantaggio della sua squadra a 15 lunghezze. Ruolo importante anche quello di Ingles, titolare da point-guard al posto dell’acciaccato Conley. Decisiva la battaglia sotto i tabelloni, vinta dagli ospiti per 52-37: Utah segna ben 24 punti da seconde chance. Troppi da concedere alla squadra col miglior attacco.
(18-15) Denver Nuggets 126-96 Oklahoma City Thunder (14-20)
Spesso e volentieri basta il primo quarto per capire quale direzione potrà prendere la partita nei 36 minuti successivi. Così è stato per Nuggets e Thunder, dopo il primo periodo che ha visto gli ospiti imporre un parziale di 38-20. OKC ha provato a smentire questa tendenza, accorciando leggermente il divario, ma Denver ha risposto con un altro parziale di 18-7, concedendo un solo canestro agli avversari negli ultimi 3 minuti e 45 secondi della prima metà di gara. Con la partita già praticamente in tasca dopo due quarti, Jokic segna 9 punti nel terzo quarto e spinge la leadership oltre le 30 lunghezze. Sono abbastanza per permettere un’uscita anticipata dal campo e per concedere minuti di riposo ai titolari.
(16-16) Dallas Mavericks 115-98 Brooklyn Nets (22-13)
Una star in più per Dallas, una in meno per Brooklyn, e la striscia di 8 vittorie consecutive interrotta. Una brevissima sinossi della partita tra Mavs e Nets potrebbe essere questa. I Mavericks ritrovano Kristaps Porzingis, mentre i Nets devono fare a meno di Irving (oltre che di Durant, già out da qualche giorno).
La prima metà di gara è una sfida tra Harden e Doncic. Lo sloveno è però maggiormente sostenuto dai compagni, che tirano col 61%. Dopo essere stati sotto di 12, i Nets riescono a riportarsi sul 64-68 prima della metà di gara.
Al rientro in campo Dallas decide di sfruttare la stazza di Porzingis, che trova ben pochi avversari nel roster avversario. Il lèttone segna 10 punti nel solo terzo quarto e lancia un parziale di 11-2. La leadership aumenta dall’85-74 al 91-76 e nel quarto quarto Dallas segna anche 12 punti in fila per iniziare, chiudendo definitivamente i giochi. I Nets segnano solo 18 e 16 punti nel terzo e nel quarto periodo. Le assenze si fanno sentire.