Adesso è ufficiale: Joakim Noah ha scelto di ritirarsi dalla pallacanestro giocata e appendere definitivamente le scarpe al chiodo. L’ex stella dei Bulls imbocca così la via del ritiro, terminando ufficialmente la sua carriera NBA durata 13 anni. A dirlo è stato Shams Charania, insider NBA per The Athletic e Stadium, via Twitter.
Originario di New York, dopo aver giocato per tre anni all’Università della Florida, vincendo due titoli NCAA da protagonista insieme ad Al Horford e sotto la guida dell’attuale coach di Chicago Billy Donovan nel 2006 e 2007, si dichiarò al Draft NBA, dove fu scelto con la nona assoluta dai Chicago Bulls. Dopo un paio di anni non troppo facili Noah riuscì a ritagliarsi uno spazio fondamentale all’interno della squadra, riuscendo a far valere il suo impatto soprattutto nella metà campo difensiva. A coronare le sue prestazioni ci pensarono poi le due convocazioni all’All-Star Game e l’inserimento nell’All-NBA First-Team nel 2014. Ancora più importante fu, sempre in quell’anno, la vittoria del premio di Defensive Player of the Year. Noah divenne così il secondo a vincerlo nella storia dei Chicago Bulls dopo Michael Jordan.
Chiusa la sua epoca nella Windy City, le sue esperienze nella natia New York in maglia Knicks si rivelarono quantomeno avare di soddisfazioni. Noah dovette infatti saltare moltissime partite tra infortuni, operazioni e sospensioni, e dopo solo due stagioni il centro si accordò con la dirigenza per l’addio firmando il buyout. Il nove marzo scorso Noah ha firmato un contratto da dieci giorni con i Clippers, in quella che è stata la sua ultima esperienza della carriera in un campo NBA.
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