La stagione dei Boston Celtics stenta a decollare e i ragazzi di coach Stevens si trovano attualmente fuori dai primi quattro posti ad Est con un record di 17-17 e con evidenti problemi offensivi legati soprattutto alla partenza di un facilitatore come Gordon Hayward.
Alcuni rumors fra i dirigenti delle franchigie NBA vorrebbero Danny Ainge, General Manager dei Celtics, pronto ad imbastire una trade per portare una scoring forward che possa bilanciare il gioco d’attacco e non costringere Stevens a schierare insieme Tristan Thompson e Daniel Theis.
Sarebbe la prima trade a stagione in corso dai tempi di Isaiah Thomas arrivato dai Suns nel 2015, ma Ainge è stato chiaro, ai microfoni di ESPN, sulle intenzioni della franchigia biancoverde:
“Se ci sono giocatori che possiamo ottenere che possono alzare il livello del nostro roster, tenendoci sotto l’hard cap, proveremo a cercare delle soluzioni, ma non ci muoveremo per prendere pedine che possono farci vincere 1 o 2 partite in più.”
La pesante trade player exception da 28.5 milioni di dollari creatasi quando Hayward si è accasato agli Charlotte Hornets tramite sign-and-trade fornisce uno spazio di manovra extra con cui i Celtics possono muoversi a ridosso della trade deadline per migliorare la metà campo offensiva in termini di spaziature e pericolosità, mantenendo la guida tecnica dei giovani Jaylen Brown e Jayson Tatum.
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