(24-13) Brooklyn Nets 132 – 114 Houston Rockets (11-23)
Ritorno in grande stile per il figliol prodigo più atteso della notte NBA, che al suo primo rientro nella sua Houston firma la tripla doppia da 29 punti, 14 assist e 10 rimbalzi, quanto basta ai Nets per avere la meglio su dei Rockets allo sbaraglio dopo l’addio del loro storico leader.
Eppure, nonostante il divario tecnico tra le due squadre, i padroni di casa sembrano voler mettercela tutta per rendere amaro il ritorno di James, riuscendo a chiudere il primo quarto a contatto sul 30-27, per poi crollare però già nel secondo periodo, con i Nets che se ne vanno negli spogliatoi sul +13.
Forti di un solido vantaggio, nel secondo tempo gli ospiti si limitano a condurre il match e a gestire il vantaggio, portando a casa la vittoria numero 24 in stagione.
24 punti e 6 assist per Kyrie Irving, mentre ai Rockets non bastano i 36 e 33 punti rispettivamente realizzati da Wall e Oladipo, finito in quel di Houston proprio “grazie” ad Harden.
(24-13) Los Angeles Lakers 120 – 123 Sacramento Kings (14-21)
Privi delle stelle James e Davis, i Lakers si lasciano sorprendere dai Kings nel derby californiano andato in scena in quel di Sacramento, dove i padroni di casa si impongono anche grazie ai 29 punti di Buddy Hield, miglior realizzatore di una gara per cui, peraltro, alla vigilia era dato in dubbio per via di un fastidio alla caviglia destra.
Nulla di troppo grave evidentemente, con i Kings che, nonostante un primo quarto concluso sul 31-23 per gli ospiti, hanno ingranato la marcia giusta già nel secondo periodo, rifilando 10 punti di scarto alla concorrenza e portandosi in vantaggio prima dell’intervallo lungo.
Nonostante le assenze pesanti, i Lakers si affidano a Schroder e Kuzma – 28 punti per il primo, 25 per il secondo – e riescono a dar vita a un testa a testa che si decide solo nel finale, con la tripla disperata di Kuzma che non trova la retina e fallisce dunque nel rispondere ai precedenti canestri di Barnes, che con un layup e due liberi aveva firmato il sorpasso vincente dei padroni di casa.
(27-9) Utah Jazz 123 – 131 Philadelphia 76ers (24-12) [OT]
Nel big match della nottata NBA sono i padroni di casa dei Sixers ad avere la meglio, non senza fatica, sulla miglior squadra della lega – record alla mano – alle prese però con la seconda sconfitta di fila, con i ragazzi di coach Rivers che riescono a spuntarla solo all’overtime anche grazie ai 40 punti e 19 rimbalzi di un decisivo Joel Embiid.
Eppure, nella prima frazione sono gli ospiti a prendersi la scena, con Utah che chiude i primi 12 minuti sul +8 (34-26) senza che i padroni di casa riescano poi a riprendersi nel corso del secondo periodo. A fine primo tempo, infatti, è 61-52 per i Jazz, che nel terzo quarto concedono però quattro punti alle speranze dei Sixers, tutte riposte negli ultimi 12 minuti di gioco.
Supplementare escluso, dato che la truppa di coach Rivers, a 6 secondi dalla fine, trova la tripla del 118-118 firmata, in step-back, da Joel Embiid. Si va dunque all’overtime, in cui sull’onda dell’entusiasmo è una sola squadra a scendere in campo: per l’occasione sale in cattedra Tobias Harris, che realizza 11 dei suoi 22 punti nel supplementare e chiude i conti praticamente in solitaria.
Il tutto nonostante 33 punti, 8 rimbalzi e 6 assist di Donovan Mitchell e 18 punti a testa di Conley e Bogdanovic. Decisamente più tranquilli, invece, gli altri due All-Star del match, con Gobert e Simmons che si accontentano rispettivamente di 12 e 17 punti.