Gli Utah Jazz hanno dimostrato di essere una delle squadre più ostiche della lega. Oltre a poter contare sul talento di Donovan Mitchell, infatti, il team di Salt Lake City può fare affidamento su diversi giocatori in crescita, sia sul fronte offensivo (ad esempio Mike Conley e Jordan Clarkson), sia sul fronte difensivo (Rudy Gobert e Royce O’Neal su tutti).
Negli ultimi giorni, però, diverse partite NBA sono state condizionate da decisioni arbitrali alquanto discutibili, e l’ultima sfida tra Jazz e Philadelphia 76ers non ha fatto eccezione. Uno degli episodi più discussi del match è stato infatti l‘espulsione di Mitchell con poco più di 30 secondi sul cronometro, che ha inevitabilmente indirizzato la partita a favore dei Sixers.
In seguito alla sconfitta per 131-123, Mitchell e Gobert non hanno usato mezzi termini per esprimere la propria opinione sull’operato degli arbitri; queste le parole del #45 di Utah:
“Continuiamo ad essere sfavoriti da questo [arbitraggio]. Per quanto mi riguarda, abbiamo vinto questa partita.”
Il centro dei Jazz ha poi rincarato la dose, parlando delle chiamate non fischiate a favore della sua squadra:
“I nostri giocatori non ottengono falli che vengono fischiati a chiunque altro nella lega. Sappiamo di essere gli Utah Jazz e forse alcune persone non vogliono vederci arrivare lontano, ma è sconfortante.
Purtroppo per Utah e le sue stelle, l’NBA non ha accolto positivamente queste critiche. Come riportato da Howard Beck di Sports Illustrated, infatti, i due giocatori riceveranno una multa di 25.000 e 20.000 dollari per la condotta esibita nel postpartita.
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