(17-19) Toronto Raptors 125-132 Boston Celtics (19-17)
Quattro vittorie consecutive: che i tempi difficili siano stati definitivamente lasciati alle spalle? I Celtics tentano di scrollarsi di dosso l’aura di negatività e ottengono una vittoria molto convincente anche contro i Raptors. I canadesi pagano diverse assenze per i protocolli di sicurezza, tra cui quelle di Siakam e VanVleet, con il nostro Sergio Scariolo a fare le veci di coach Nurse. Decisivo il 35-22 di parziale nel terzo quarto ad opera Celtics, dopo un inizio favorevole agli ospiti. Boston rischia di gettare alle ortiche tutto il vantaggio acquisito nel quarto periodo, quando Toronto si rifà sotto, ma alla fine riesce a resistere.
(24-14) Los Angeles Clippers 117-119 Washington Wizards (14-20)
Altra assenza dell’ultimo minuto, altra sconfitta. I Clippers devono rinunciare a Paul George proprio all’ultimo secondo, dopo che l’ultima volta era successa la stessa cosa con Kawhi. I losangelini vedono la partita cambiare drasticamente a cavallo tra secondo e terzo quarto. A 1.28 minuti dalla metà di gara, i Clippers sono 61-45. 5 minuti di partita dopo, il punteggio recita 66-65 Wizards. La partita vive poi in equilibrio, con 19 cambi di leadership, fino a che Washington non piazza un parziale di 11-0 nel finale, decisivo per l’allungo definitivo.
(10-26) Detroit Pistons 104-114 New York Knicks (19-18)
Altra grande partita alla vigilia della sua convocazione all’All-Star Game. Julius Randle si conferma trascinatore dei Knicks, che ora hanno un record positivo. I suoi 27 punti, 16 rimbalzi e 7 assist sono decisivi per permettere ai padroni di casa di avere la meglio sui Pistons. Altrettanto decisivo è il parziale infilato dai newyorkesi a fine secondo quarto, che li manda sul 59-46. Al rientro in campo i Knicks continuano a spingere sull’acceleratore e il vantaggio sfora anche i 20 punti. Detroit ricuce fino al -10 nel quarto periodo, ma una giocata di Randle che stoppa Plumlee e serve Barrett chiude definitivamente la partita.