All’inizio del Marzo 2020 il mondo si preparava ad affrontare la prima fase di una pandemia che ancora oggi imperversa e limita le nostre attività. Il mondo NBA osservava attento ciò che accadeva negli altri paesi, come in Italia. Fra alcuni giocatori inziavano a serpeggiare le prime paure e perplessità. Non tutti però avevano le stesse sensazioni a riguardo e l’NBA sembrava intenzionata inizialmente a proseguire la stagione.
Oggi, ad un anno di distanza, un Tweet di Eric Walden, giornalista che segue gli Utah Jazz, ha riportato alla luce l’espisodio che ha coinvolto Rudy Gobert in conferenza stampa. Qualcosa che si è rivelato essere il primo campanello d’allarme che ha portato all’interruzione della stagione regolare:
“Ringrazio tutti quelli che mi hanno ricordato l’anniversario del mio “Rudy Gobert ha toccato i microfoni” e ad un anno di distanza ci tenevo a precisare alcune cose. Nella settimana che ha preceduto la conferenza stampa, ho seguito per tutta la settimana gli Utah Jazz in trasferta e abbiamo fatto interviste in spogliatoi angusti ed affollati di gente. La sera del 9 Marzo per la gara casalinga l’NBA ci aveva chiesto di rispettare delle nuove regole: niente più interviste in campo e divieto di affollare le conferenze stampa. Nonostante ciò i media erano ugualmente ammassati nella sala.”
“Quando mi sono avvicinato a Gobert per mettere un registratore sul tavolo, Rudy, che ha uno strano senso dell’umorismo, lo ha trovato ridicolo e ha deciso di avvicinare i microfoni a se sapendo che la sua bocca e la tua saliva sarebbe stata a contatto con questi. Ma sul momento, tutti abbiamo ritenuto la cosa simpatica e divertente. A posteriori è stata una stupidaggine, ma non eravamo tutti a conoscenza di ciò che stava accadendo, delle chiusure in Italia e dei rischi che stavamo per correre. Ovviamente chiedo scusa per il mio tweet, a posteriori, ma sono conscio che questo episodio ci abbia fatto capire realmente cosa stava accadendo e ci abbia svegliato dalla nostra ignoranza. Pertanto se volete fare sarcasmo e prendermi in giro, fate pure…ma sono convinto che non sia stato Rudy a dare avvio alla pandemia e che in questo ultimo anno siamo tutti più maturati”.
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