Anche se la regular season non è ancora finita, i Brooklyn Nets hanno legittimato le proprie ambizioni da contender nella Eastern Conference. Con il passare delle partite, la squadra di Nash è stata in grado di sfruttare l’immenso potenziale offensivo del trio Durant-Irving-Harden, riuscendo però anche a trovare un’identità difensiva prima sconosciuta.
L’ultima vittoria dei newyorkesi sui Boston Celtics esemplifica tutto ciò, con una prestazione da incorniciare dell’ex Kyrie Irving (40 punti, otto rimbalzi e tre assist con 15-23 dal campo e 5-8 da tre punti). Il playmaker, alla seconda stagione a Brooklyn, sta già mettendo nel mirino i record di franchigia; la gara contro gli ex compagni vale infatti il terzo posto per numero di partite da 40 punti nella storia del team (5), a pari merito con Bernard King. Gli unici giocatori in grado di far meglio di Irving durante il loro soggiorno ai Nets sono stati John Williamson (8) ed un certo Vince Carter (17).
Con una media di 27.7 punti, 4.9 rimbalzi e 5.9 assist in questa stagione, Kyrie sembra aver allontanato le critiche sulla sua attitudine e la sua capacità di giocare per vincere. Anche se fino a pochi mesi fa la situazione non sembrava molto tranquilla, dal rientro con la squadra Irving ha mostrato di poter essere utile quanto Harden o Durant.
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