(22-15) Portland Trail Blazers 125-121 Minnesota Timberwolves (8-30)
Veterano consumato, esperienza a pacchi. Tocca ancora a Carmelo Anthony giocare un ruolo decisivo nella vittoria dei Portland Trail Blazers. Nella nottata che lo ha visto sorpassare Hakeem Olajuwon all’11 posto della classifica marcatori all-time, Melo è fondamentale con i suoi punti (25) durante il corso di tutta la partita.
La seconda parte di gara si mette in discesa per i Twolves, grazie ai 13 punti in 6 minuti di Karl-Anthony Towns. Portland rimette subito la testa avanti, grazie a un canestro e ad un assist di Lillard. Ma Minnesota non molla e con la tripla di McDaniel entra nel quarto periodo avanti di uno. La partita resta in bilico fino alla giocata decisiva: è Carmelo a trovare completamente smarcato Derrick Jones Jr, per la facile schiacciata che chiude la partita.
(20-17) Dallas Mavericks 116-103 Denver Nuggets (22-16)
Alla distanza, vincono loro: dopo una prima parte di gara tutto sommato equilibrata, Doncic e soci danno lo strappo decisivo dal terzo quarto in poi e si portano a casa una vittoria preziosissima, espugnando il Pepsi Center di Denver.
Terzo quarto decisivo, dicevamo: Dallas inizia la terza frazione con un vantaggio di 7 punti e decide di bombardare dalla distanza il canestro avversario. 18 triple tentate – di cui 9 a segno – solo 6 tiri presi da dentro l’area. Denver non riesce a stare al passo e i Mavs si mettono sul +20 all’inizio del quarto quarto.
Porter tenta di rimettere i Nuggets in partita grazie a 12 punti consecutivi, Dallas prova a resistere, ma con l’aiuto di Jokic i Nuggets tornano a -8. La tripla ammazza-partita arriva da Kristaps Porzingis, che ridà a Dallas il +17.
(17-20) Indiana Pacers 122-111 Phoenix Suns (25-12)
È finalmente tornato in campo: con 13 punti in 27 minuti di gioco, Caris LeVert ha di nuovo calcato il parquet NBA. Una bella storia a lieto fine, resa ancora più dolce grazie alla vittoria sui quotatissimi Phoenix Suns.
Decisivo è stato il ruolo di Malcolm Brogdon, con 25 punti, e ancor di più la tripla doppia da 22 punti, 13 rimbalzi e 10 assist di Domantas Sabonis.
I Suns, dopo aver guidato nel punteggio ad inizio partita, si ritrovano a inseguire gli avversari, abili a limitarli (16 palle perse complessivamente da Phoenix) e a sfruttare a loro vantaggio le difficoltà. Indiana ne approfitta maggiormente nel terzo quarto quando, sfruttando le difficoltà al tiro avversarie, si mette davanti di 20 lunghezze. Una cifra considerevole che garantisce ai Pacers il vantaggio fino al termine della gara, visto che i Suns non riescono mai a tornare sotto i 9 punti di svantaggio.
(10-28) Detroit Pistons 95-100 Brooklyn Nets (26-13)
Più equilibrata del previsto, ma comunque una vittoria: con 12 punti su 24 complessivi arrivati nell’ultimo periodo, James Harden trascina i Nets alla 26esima vittoria stagionale.
Brookyln vince e ringrazia gli avversari, rimasti in partita fino all’ultimo nonostante un’incredibile serie di triple sbagliate (ben 19) a cavallo tra primo e terzo quarto. Proprio nel terzo quarto, i Nets piazzano un parziale di 17-6, che sembrerebbe poter rappresentare lo strappo decisivo per iniziare l’ultima frazione. Ma nei primi 9 minuti del quarto periodo, Detroit piazza a sua volta un parziale di 25-12, riprendendosi la testa della gara. È adesso che sale in cattedra James Harden: il Barba risponde colpo su colpo ai tentativi di rientro avversari e in lunetta chiude definitivamente la gara.