Pochi giocatori sono fondamentali nell’economia dei Boston Celtics come Marcus Smart. Il numero 36 è l’anima dei biancoverdi: un difensore accanito, che non molla un centimetro, in grado di dare la scossa a tutti i compagni di squadra. La sua mancanza si è fatta sentire nelle ultime partite, saltate per via di un infortunio al polpaccio.
Adesso Smart è rientrato, ma il suo minutaggio è ancora ridotto. Non potrebbe essere altrimenti, visto il lungo stop che lo ha costretto a rinunciare a ben 18 partite, durante le quali i Celtics hanno vinto 9 partite e ne hanno perse altrettante.
Il rientro in campo è avvenuto venerdì scorso, nella sconfitta contro i Brooklyn Nets. Smart ha giocato 21 minuti. Stanotte, nella facile vittoria contro i Rockets, i minuti sono stati 18 e mezzo. Partito da sesto uomo, Smart è entrato in campo relativamente presto, visti i 21 punti subiti dai Celtics nei primi 5 minuti.
Il suo inedito ruolo da 6th man continuerà fino a che la sua situazione fisica non sarà completamente ritornata alla normalità:
Attualmente, i Celtics partono con Theis e Thompson in quintetto. Una volta che Smart tornerà arruolabile da titolare, uno dei due dovrà accomodarsi in panchina. Così facendo, i Celtics perderanno in centimetri ma ne guadagneranno in difesa e combattività.
Leggi anche:
Spoelstra corteggia Vucevic: “È un moderno Dirk Nowitzki”
Altra schiacciata di potenza per Anthony Edwards
Lowry: “Situazione difficile, dobbiamo venirne fuori”