Sono bastati due assist a Stephen Curry per scavalcare Guy Rodgers in cima alla classifica di miglior assistman nella storia dei Golden State Warriors. Il numero 30, con un passaggio a Kelly Oubre Jr. ad inizio terzo periodo della partita contro i Los Angeles Lakers, ha raggiunto il numero record di 4.856 assistenze, superando il leggendario playmaker e Hall of Famer, che si era fermato a 4.855.
Un traguardo storico per la franchigia e per Curry che però non ha avuto molta voglia di festeggiare, a causa dell’ennesima batosta subita dai suoi Warriors.
“Possiamo perdere ma non in questo modo. Non possiamo pensare che siccome abbiamo giocato bene la partita precedente, le cose continueranno ad andare bene automaticamente: vincere in questa lega è difficile. Sconfitte come questa sono imbarazzanti. Dovremmo sentirci feriti nell’orgoglio e dovremmo essere stufi di farci travolgere in questo modo”
Richiesto di un commento sul suo record, Curry ha dichiarato:
“Ovviamente è una cosa speciale ed è frutto anche dei molti anni con questa divisa. Sono qui da 12 anni e spero di passarne ancora molti”
In seguito, sono arrivate anche le dichiarazioni di coach Steve Kerr a riguardo:
“Sa passare con entrambe le mani e nella maggior parte dei casi lo fa dovendo evitare dei raddoppi, sotto grande pressione. E quando lo fa, quanti di questi palloni che escono magistralmente dal raddoppio trovano Draymond Green che a sua volta poi fa segnare un assist?”.
Quello degli assist di franchigia non è però l’unico record battuto la notte scorsa dal figlio di Dell. Grazie alle 4 triple segnate infatti ha raggiunto le 100 gare consecutive con almeno un tiro da 3 segnato: è la terza striscia più lunga nella storia NBA. Su chi detenga il primato, non credo ci sia bisogno di dirlo, indizio: è il protagonista di questo articolo.
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