I traslochi possono essere piuttosto stressanti, soprattutto in un paese enorme come gli Stati Uniti: a occhio e croce si estendono per circa 10 milioni di chilometri quadrati. Immaginate per esempio che vi siate da poco trasferiti a New York per questioni di lavoro, e che tutto a un tratto riceviate dal vostro capo una notizia: siete stati scelti per una collaborazione con una grossa azienda di Los Angeles. Dovete quindi lasciare ancora una volta la famiglia, quei pochi amici che vi siete fatti da quando siete sbarcati oltreoceano e i luoghi che fino a pochi minuti prima pensavate sarebbero diventati la vostra nuova casa. Come reagireste?
Ecco, è questa la situazione che molti giocatori NBA hanno dovuto affrontare durante la loro carriera. Sì, perché a volte i giocatori NBA, soprattutto i comprimari, spesso sono visti come mera merce di scambio per cercare di privare una squadra dei suoi pezzi più pregiati e di aggiungerli alla propria collezione.
Abbiamo perciò stilato una “classifica” sui giocatori più scambiati nella storia NBA, considerando il solo numero di trade cui hanno partecipato ed escludendo dunque dal conteggio le firme da free agent o successive a tagli – in questo caso probabilmente il nostro Marco Belinelli vincerebbe a mani bassissime. Fatta questa breve premessa, non ci resta che scoprire chi sono.
12. Ish Smith
Il primo della lista è Ish Smith, che da circa due anni a questa parte sembra aver finalmente trovato un po’ di stabilità nella propria vita, dopo aver cambiato casacca per ben undici volte dal 2010 ad oggi.
Tra un taglio e l’altro Smith ha preso parte a cinque trade: la prima nel 2011 dai Rockets ai Grizzlies, poi dai Magic ai Bucks e pochi mesi dopo ai Suns, nel 2015 dai Thunder ai Pelicans, infine a dicembre dello stesso anno ai Sixers.
Nell’estate del 2016 l’atleta si è accasato a Detroit firmando un contratto triennale da diciotto milioni di dollari. Nel 2019 ha poi firmato un contratto biennale con i Washington Wizards che scadrà al termine della stagione 2020-21.
11. Drew Gooden
Il lungo peregrinare di Drew Gooden cominciò già nel suo anno da matricola, quando cioè nel 2003 venne ceduto agli Orlando Magic. L’anno successivo venne poi coinvolto in una trade che lo portò ai Cleveland Cavaliers per le successive tre stagioni, mentre nel 2008 arrivò ai Bulls attraverso uno scambio che coinvolse ben undici giocatori di tre squadre diverse; poi i Sacramento Kings, i Washington Wizards e i Los Angeles Clippers, per un totale di sei scambi. Se aggiungiamo anche le firme da free agent, in quattordici stagioni NBA Gooden ha giocato per dieci squadre diverse.
10. Shabazz Napier
Scelto al Draft sei anni fa, il buon Napier vanta più trade subite che stagioni fatte in NBA. Siamo a quota sette scambi per il nativo di Roxbury che dopo essere stato selezionato in origine dagli Charlotte Hornets (e girato a Miami) ha girovagato gli States in lungo e in largo. Nella offseason 2015, infatti, il giocatore è stato spedito ai Magic, nel 2016 va invece a Portland. L’avventura in Oregon finisce nel 2018 quando il suo contratto finisce nel Salary dei Brooklyn Nets. Poi arrivano Minnesota, Denver (squadra solo di passaggio in una trade più complicata) e Washington a completare l’opera.